Nel quadro della verifica interna dei progressi ottenuti e delle opportunità di miglioramento dell’efficienza per la supply chain, alcuni rappresentanti del Ministero del Commercio della Repubblica Popolare Cinese (Mofcom) hanno visitato durante il mese di maggio vari stabilimenti europei di importanti aziende di distribuzione, produttori, fornitori di servizi logistici e gruppi industriali per verificare il funzionamento delle catene di fornitura per il settore dei freschi e dei prodotti freschi e a temperatura ambiente in Europa.
Tra le aziende europee ospitanti o partecipanti all’iniziativa figurano: Asda, Carrefour, Spar, Waitrose, Nestlé, Coca Cola, P&G, L’Oreal, Chep, Ifco, Dhl, Igd e il Lean Enterprise Institute. Sono arrivati in visita dalla Cina anche alcuni rappresentanti del Mofcom e dell’istituto di ricerca ministeriale Caitec (Chinese Academy of International Trade & Economic Cooperation). La delegazione era guidata da Gu Xueming, presidente del Caitec, che ha dichiarato: “Per noi è estremamente importante intrattenere relazioni commerciali solide per una proficua collaborazione tra Cina ed Europa. Visto il rapido e persistente sviluppo dell’economia cinese, ci stiamo adoperando per garantire l’efficienza e la sostenibilità della nostra catena di fornitura nel lungo periodo. E questa serie di visite testimonia il nostro impegno in tal senso.”
Il miglioramento dell’efficienza della catena di fornitura del settore alimentare in Cina incontra diversi ostacoli, a partire dai sistemi logistici frammentati, fino all’aumento dei costi di manodopera e all’assenza di standard e infrastrutture in grado di creare le condizioni per conseguire tale obiettivo. I veicoli sono sotto-utilizzati, con un notevole aumento dei costi; i rimorchi vengono caricati a mano con un ricorso limitato alla pallettizzazione per sfruttare al massimo lo spazio disponibile a scapito dell’efficienza nello spostamento dei prodotti e nei sistemi di imballaggio, senza dimenticare la difficoltà di prevedere in anticipo i tempi di carico e scarico. D’altro canto, la Cina, vista la crescita esorbitante che continua a caratterizzarla e che l’ha portata a diventare ormai la seconda economia mondiale, non potrà che beneficiare di qualsiasi miglioramento dell’efficienza della catena di fornitura.
Le aziende europee che hanno partecipato al progetto hanno evidenziato le componenti critiche impiegate in ogni singola parte della catena di fornitura, vale a dire la standardizzazione di piattaforme, autocarri e attrezzature, gli investimenti realizzati in sistemi di previsione e uno snellimento della gestione degli inventari. Il risultato è una migliore disponibilità per i clienti con un impatto ridotto sui profitti e sull’ambiente.