I futuri progetti brownfield e greenfield nei settori oil & gas e della produzione di energia elettrica sosterranno la domanda di soluzioni di automazione e controllo (ACS) nella Comunità degli Stati Indipendenti (Csi), che include Kazakistan, Azerbaigian, Uzbekistan, Ucraina, Bielorussia, Armenia, Kirghizistan, Tagikistan e Moldavia. Kazakistan e Azerbaigian, in particolare, saranno i paesi caldi del mercato, grazie alle attività di esplorazione per il petrolio e il gas naturale in programma e al previsto ammodernamento del settore dell’automazione industriale.
L’analisi di Frost & Sullivan, intitolata “Strategic Analysis of the Automation and Control Solutions Market in CIS Countries”, rileva che il mercato ha prodotto entrate per 443,8 milioni di dollari nel 2013 e stima che nel 2017 raggiungerà quota 559,2 milioni di dollari. Mentre i controllori logici programmabili (PLC) e i sistemi di sicurezza strumentati (SIS) continueranno a dominare il mercato, si prevede che i sistemi di controllo distribuito (DCS) registreranno il tasso di crescita più elevato.
Una delle sfide chiave per il mercato delle soluzioni di automazione e controllo nei Paesi CSI è la mancanza di una forza lavoro adeguatamente qualificata. Un altro fattore limitante è la congiuntura economica sfavorevole, che ha costretto le aziende a ridurre i budget e, di conseguenza, a sospendere i progetti attuali e posporre quelli futuri. Gli alti tassi di inflazione smorzano ulteriormente il potere d’acquisto e limitano gli investimenti nell’automazione.
L’espansione nella regione aiuterà i produttori di soluzioni di automazione e controllo a superare almeno in parte le preoccupazioni degli utenti finali per i costi, attraverso la vicinanza geografica e la personalizzazione dei prodotti.