Nel corso dell’assemblea annuale dei soci, GISI, l’associazione imprese italiane di strumentazione, ha reso noti i risultati di un’indagine realizzata dal suo centro studi in collaborazione con IRCrES-CNR relativamente agli anni 2013 e 2014.
In questo biennio il mercato oggetto dell’indagine, quello della Strumentazione e Automazione Industriale, di Processo e di Laboratorio, ha recuperato e poi superato i valori registrati nel 2008. Il settore ha infatti prodotto ricavi per 3.559 milioni di euro nel 2013 (+3,4%) e 3.667 milioni nel 2014 (+3%).
Torna a crescere il mercato interno (+2% nel 2014, a quota 2.355 milioni, e +1,7% nel 2013), accanto al consolidamento dell’export (+5,3% nel 2014, a quota 1312 milioni, e +5,9% nel 2013), nonostante i venti di crisi provenienti dall’Est dell’Europa.
“Questi risultati indicano quanto le imprese rappresentate da GISI siano resilienti nei confronti dei cambiamenti, spesso traumatici, a cui il mercato le ha ultimamente costrette”, ha commentato Sebastian Fabio Agnello, Presidente del GISI.
Tra la linee di prodotti il peso maggiore è quello del comparto “Controllo, DAQ, monitoraggio e comunicazioni”, che vale 1.090 milioni ed è scresciuto del 6,77% nel 2014. Secondo posto in ordine di importanza per “Attuatori, valvole, azionamenti industriali da campo” che vale 496 milioni (+0,74%), seguito da “Strumentazione da laboratorio” (309 milioni, +1,10%), “Sensori e decoodificatori” (293 milioni, +2,60% nel 2014), “Strumentazione industriale da campo” (274 milioni, +1,19%), “Building Automation” (270 milioni, +2,62%) e poi “Attuatori, valvole, azionamenti industriali bordo macchina” che vale 266 milioni (+0,30%).
A crescere sono state le imprese di tutte le dimensioni (micro, piccole, medie e grandi), ma nel secondo semestre del 2014 e nel primi mesi del 201, soprattutto per le imprese di grandi dimensioni, la crescita è stata meno marcata rispetto alla prima metà del 2014.