ASSOFERMET, l’Associazione Nazionale di Categoria che rappresenta il commercio, distribuzione e i Centri di Servizio (prelavorazioni) di prodotti siderurgici, torna a richiedere alla Commissione UE la sospensione/revoca delle misure di Salvaguardia sulle importazioni di acciaio nell’Unione Europea nell’ambito del riesame in corso a Bruxelles, ponendo anticipatamente fine alle misure in essere entro il 30 giugno 2023. La posizione di ASSOFERMET trova peraltro totale convergenza con la stessa espressa in data 9 maggio scorso da ACEA, APPLiA, CECE, CECIMO, CLEPA, ORGALIM e WIND Europe.
Sin dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle predette misure di difesa commerciale, prima come provvedimento di natura provvisoria, poi come definitivo, ASSOFERMET ha ripetutamente informato la Commissione UE circa le pericolose ripercussioni del provvedimento sul mercato siderurgico nazionale e comunitario nonché sulla manifattura utilizzatrice di acciaio.
L’afflusso contingentato o daziato dei prodotti di Acciaio, l’inflazione galoppante, l’aumento del costo delle materie prime, la insufficiente disponibilità di prodotti nella UE ed il caro energia sono solo alcuni fattori che hanno contribuito a ingenerare, in questi anni di vigenza della Salvaguardia, un minor consumo di acciaio nella UE e sul territorio nazionale.
La Misura di Salvaguardia, in combinato disposto con numerosi Dazi Antidumping ed Antisovvenzione esistenti, ha contribuito, nel corso di questi anni, all’innalzamento del costo dell’acciaio facendo perdere competitività alle imprese comunitarie minacciandone seriamente l’export di prodotti finiti.
Se, a quanto sopra, aggiungiamo che l’Unione europea si sta apprestando già dal prossimo ottobre ad introdurre l’apparato del Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), ossia un vero e proprio dazio ambientale all’importazione di acciaio e alluminio, le prospettive per un libero commercio, sostanzialmente scevro da barriere e vincoli burocratici, si allontanano sempre di più dal territorio dell’Unione.
Premesso quanto sopra, unendosi alle Federazioni citate più sopra, ASSOFERMET chiede la cessazione definitiva delle Misure di Salvaguardia UE e il ripristino del libero mercato già a partire dal 30 giugno 2023, senza attendere la scadenza prevista al 30 giugno 2024.