Nell’era in cui Internet diventa degli ‘oggetti’ e la fabbrica si fa ‘digitale’, quasi potesse autoregolarsi, sono i contatti umani a tornare al centro, anche nel business, anche nella smart factory, anche nel manifatturiero… lo dimostra il successo, ancora una volta, di una fiera, o meglio ‘la’ fiera luogo di incontro per eccellenza del nostro settore, SPS Italia di Parma, che in 5 anni sfiora il raddoppio. SPS Italia è stata capace di raccogliere il consenso del 98% del comparto, riunendo attorno a un unico evento tutti i protagonisti del modello Industry 4.0: un concetto tedesco, proprio come la fiera.
“Sono orgogliosa di questa manifestazione come una madre potrebbe esserlo della figlia” ha ammesso Petra Haarburger, presidente di Mesago Messe Frankfurt, in occasione della conferenza stampa di apertura dell’edizione 2015. “E venire qui a Parma è ormai per me come un ‘ritorno a casa’, perché la ‘community’ che si è creata attorno a questa fiera è come una grande ‘famiglia’, coltivata con passione e fatta crescere anno dopo anno con un lavoro di team instancabile”.
Sì, perché SPS Italia si è evoluta di pari passo con il ‘suo’ mercato e se il settore è oggi indirizzato al 4.0, anche la fiera vuole essere “una fiera 4.0, interattiva, capace di coinvolgere tutti gli attori della filiera, produttori, system integrator e distributori, imprese e mondo accademico, web e TV, dando alla produzione manifatturiera italiana quell’importanza che si merita, mostrandone quel ruolo di primo piano che di fatto ricopre nel panorama economico italiano, a pari livello con il comparto della moda o dell’alimentare” ha sottolineato Francesca Selva, vice presidente marketing & events di Messe Frankfurt Italia. “Così abbiamo deciso di coinvolgere maggiormente i media più ‘consumer’ e i quotidiani economici nazionali, perché quest’eccellenza italiana possa essere conosciuta da un pubblico più vasto”.
È anche questo ‘made in Italy’ di cui andare orgogliosi… e se a dircelo sono i tedeschi, sarà pur bene crederci!