L’industria dell’automobile e suo indotto sono famosi per stimolare l’innovazione. Spesso precedono i tempi nell’uso di tecnologie di elaborazione dell’immagine. L’obiettivo costante è cercare di aumentare la qualità di prodotto e ridurre contemporaneamente i costi di produzione, ampliando la gamma delle varianti e dei componenti.
Ciò che apparentemente si presenta come un problema, risulta invece possibile grazie ai sistemi e alle soluzioni di elaborazione dell’immagine e alle nuove idee di applicazione. I visitatori di Vision 2012, fiera internazionale dedicata alle tecnologie di elaborazione dell’immagine in calendario a Stoccarda, se ne potranno convincere quest’autunno dal 6 all’8 novembre.
I costruttori di automobili, con l’indotto, fanno parte dei cinque principali gruppi target di visitatori su cui la fiera Vision 2012 indirizza la propria attenzione; gli altri sono ingegneria meccanica, industria dell’elettronica e dell’elettrotecnica, il settore stesso dell’elaborazione dell’immagine e tecnica medica.
Secondo un sondaggio effettuato fra i visitatori, circa il 17% di Vision 2011 proveniva dal mondo dell’industria dell’automobile. Stando alla sezione elaborazione industriale dell’immagine, in seno all’associazione costruttori tedeschi di macchine e impianti, i produttori di automobili e indotto occupano il primo posto fra gli acquirenti di tecnologie di elaborazione dell’immagine. Nel 2010 hanno realizzato il 25% dell’intero fatturato del settore tedesco di elaborazione dell’immagine.
I produttori di elaborazione dell’immagine non devono smettere di raccogliere le sfide relative alle richieste di qualità nella produzione di veicoli. Alcuni espositori di Vision 2012 lo dimostreranno in modo esemplare: “Una delle sfide dei moderni sistemi di elaborazione dell’immagine sta nel dividere in modo intelligente la complessità dei controlli in singole mansioni, affinché siano chiare per i responsabili del processo di produzione” afferma Hansjörg Hutt, consulente di progetto MV di Festo.
Nell’indotto si tratta d controllare la correttezza di montaggio dei vari beccucci di gomma sui rivestimenti interni delle automobili. A questo proposito, il problema risiede nella dimensione degli elementi di rivestimento rispetto al beccuccio di gomma, relativamente piccolo, quindi nella risoluzione dei sensori, che deve essere elevata. Per poter identificare con sicurezza i difetti di montaggio, Festo ha seguito il seguente approccio: sintonizzare il campo visivo della telecamera su un solo beccuccio anziché sull’intero rivestimento e spostare la telecamera in tutte le posizioni di controllo.
Il sistema di telecamera si posiziona da solo grazie agli SPS integrati e al sistema mobile di luce e illuminazione Dome, senza comunicare con l’SPS preposto. Secondo Hutt “l’inquadratura piccola ha il vantaggio di un aumento della risoluzione e pertanto della precisione che consente di raggiungere un rapporto omogeneo e stabile della luce, ridurre il tempo di comunicazione rispetto al comando preposto ed eliminare l’SPS per il handling, cosa che fa risparmiare sui costi”.
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