Il primo semestre dell’anno è stato critico per Pubblica Amministrazione e aziende. Secondo i dati rilasciati dal Rapporto Clusit 2022, infatti, gli attacchi informatici (che comprendono tra gli altri, cybercrime, spionaggio/sabotaggio, Information war) sono aumentati, ma la cosa più allarmante è la crescita della gravità e della pericolosità degli stessi.
Nei primi sei mesi del 2022, Clusit ha registrato 1.141 cyber attacchi (+8,4% rispetto allo stesso periodo del 2021) con una impressionante media di 190 al mese (contro i 171 dell’anno scorso). In questo scenario, il cybercrime (tra cui malware, phishing, vulnerabilità, attacchi web, account hacking) rimane la principale minaccia, causando il 78% del totale degli attacchi messi in atto nel periodo di riferimento. Tra le cyber minacce, il malware rappresenta il 38% del totale, riconfermandosi la problematica principale che aziende e istituzioni devono fronteggiare, pur registrando una leggera flessione rispetto allo scorso anno (-3% rispetto al 2021).
“Aziende e istituzioni devono prendere coscienza del fatto che le tecniche messe in campo dai malintenzionati stanno diventando sempre più sofisticate e che l’obiettivo è quello di utilizzare la tecnologia come tramite per causare seri danni alle persone, con conseguenze ancora più gravi per le aziende”, ha commentato in una nota Donato Ceccomancini, Country manager di Infinidat, azienda che offre un portafoglio di soluzioni storage enterprise sia per ambienti primari che secondari. “Tra le minacce più temute resistono i ransomware che, come testimoniano gli attacchi subiti nei mesi scorsi da colossi nel campo delle utility e dell’healthcare in Italia, rimangono una delle tecniche predilette dai cybercriminali. Nello scenario che si sta pian piano delineando, un semplice backup non può più essere sufficiente per proteggere i propri dati, perché i cyber-criminali sono in grado di attaccare anche il backup e l’infrastruttura di storage che ospita queste soluzioni. Per questo motivo, poter contare su una strategia completa di Cyber storage resilience è essenziale per un efficiente piano di sicurezza informatica. Questo aiuta le aziende a ridurre l’impatto degli attacchi, in quanto permette di protegge i dati e ripristinare rapidamente il sistema”.
Infinidat sta definendo un nuovo standard per lo storage aziendale e all’inizio di quest’anno ha annunciato miglioramenti significativi sulle piattaforme InfiniBox e InfiniGuard con la tecnologia InfiniSafe. Questa tecnologia offre alle aziende una solida soluzione di cyber storage resilience, maggiore capacità in un singolo rack, SLA garantiti e moderna protezione dei dati. Le funzionalità complete di cyber resilience assicurate da InfiniSafe, infatti, aiutano le aziende a contrastare e proteggersi da attacchi informatici e violazioni dai dati, combinando immutable snapshot, air gap logici, reti separate/isolate e un rispristino quasi istantaneo in un’unica piattaforma ad alte prestazioni.
Infinidat ha integrato le funzionalità all’avanguardia di InfiniSafe sulle piattaforme InfiniBox, InfiniBox SSA II e InfiniGuard. Recentemente l’azienda ha ottenuto due importanti riconoscimenti: la società di analisi IT GigaOm, infatti, ha nominato Infinidat come l’azienda leader del settore e “fast mover” nella protezione da ransomware per lo storage a blocchi, mentre CRN, una delle principali pubblicazioni dedicate ai partner di canale a livello mondiale, ha assegnato a InfiniSafe il premio Tech Innovators 2022 nella categoria Data Protection Software e ha riconosciuto InfiniBox SSA II tra i principali finalisti nella categoria Storage-Enterprise.