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Soluzioni di connessione efficienti per un cablaggio dei data center a prova di futuroERT

La domanda di data center cresce senza sosta in tutto il mondo. Ogni mese vengono costruiti numerosi nuovi data center, di conseguenza è necessario ampliare le capacità di archiviazione e di elaborazione nelle strutture esistenti e migliorare le larghezze di banda delle reti interne. Tuttavia, in considerazione della manodopera richiesta e del costo del nuovo cablaggio, le misure necessarie vengono talvolta attuate con esitazione. Con la tecnologia EBO esistono connettori alternativi che possono essere installati in modo molto più rapido e semplice, ora anche in un formato già comune.

Hyperscaler come Google e AWS (Amazon) hanno fatto notizia negli ultimi mesi: hanno bisogno di nuova capacità di data center in tutto il mondo, ma non sempre trovano alimentazione sufficiente nelle sedi previste.

I data center aggiuntivi sono necessari in particolare per le applicazioni AI in rapida crescita. Questo non riguarda solo gli hyperscaler: la quantità di dati da trasferire, archiviare ed elaborare sta crescendo anche nell’industria e nell’amministrazione, nella logistica e nella medicina, e l’introduzione dell’intelligenza artificiale sta accelerando notevolmente questo sviluppo. In alcuni settori si sta cercando di abbandonare gli hyperscaler per motivi di costo e di gestire i propri data center o di creare un cloud privato con fornitori locali.

Cablaggio complesso in fibra ottica

Come detto, la domanda di data center è in continua crescita; vengono costruiti nuovi data center e le strutture esistenti devono espandere rapidamente le loro capacità, passando a tecnologie più potenti. I rack dei server sono sempre più densi e anche la rete interna deve tenere il passo con l’aumento dei requisiti. In questo contesto sono richiesti cavi in fibra ottica ad alta larghezza di banda con un numero sempre maggiore di fibre nei protocolli di trasmissione monomodale e multimodale.

Tuttavia, l’installazione dei cavi in fibra ottica rappresenta un fattore di costo significativo e quindi un ostacolo allo sviluppo. Lo dimostra, ad esempio, uno studio di Omdia, che esamina il motivo per cui la conversione dei data center alla tecnologia 400G è in ritardo rispetto alle possibilità.

Un fatto importante è che durante le nuove installazioni e durante la revisione dei cablaggi esistenti si verificano problemi difficili da individuare. Sebbene le fibre ottiche innestabili siano in costante sviluppo, secondo gli analisti di mercato di Omdia si sono rivelate una fonte di errori nelle reti dei data center. In vista dell’aumento della velocità dei dati e della crescente complessità dei moduli, sono quindi necessarie nuove strategie di test.

In pratica, ciò significa assumere personale appositamente addestrato che lavori con la massima attenzione per la tecnologia di connessione delle fibre ottiche convenzionali, come i connettori MTP/MPO ampiamente utilizzati. È inoltre essenziale l’uso di kit di pulizia e di strumenti di ispezione speciali, per i quali i tecnici devono essere formati apposta. Solo in questo modo è possibile evitare fin dall’inizio la formazione di sporcizia che potrebbe compromettere la trasmissione dei dati, o almeno individuarla e porvi rimedio in tempo utile.

Concetto plug-in più efficiente

Oltre a questo sistema di connettori, standardizzato a livello internazionale nella serie IEC 61754 come MPO indipendentemente dal produttore, esiste un’alternativa molto meno soggetta a errori e quindi molto più semplice da installare.

La tecnologia EBO (Expanded Beam Optical) brevettata da 3M™ si basa sul fatto che il fascio di luce non viene semplicemente trasmesso in modo lineare nel connettore, ma viene espanso tramite una lente e focalizzato nuovamente sul lato opposto. Se una particella di sporco oscura in gran parte o addirittura blocca completamente il fascio di luce lineare, solo una frazione della luce viene assorbita nel fascio espanso e la trasmissione dei dati non viene quindi compromessa.

Un altro vantaggio è che, a differenza della tecnologia di connessione MTP/MPO che si basa su connettori “maschio” e “femmina”, il concetto di connettore EBO funziona con la tecnologia delle ferule che si inseriscono l’una nell’altra ruotate di 180 gradi (“ermafrodite”). Inoltre, il design della ghiera consente l’utilizzo sia per applicazioni multimodali che monomodali.

Di conseguenza, i cablaggi basati su EBO possono essere eseguiti molto più facilmente, in quanto vengono eliminati i kit di pulizia che richiedono molto tempo e le misurazioni complesse. I connettori EBO richiedono fino all’85% di tempo in meno: in altre parole, è possibile sostituire fino a sei volte più connettori a parità di tempo. Inoltre, il personale non deve essere addestrato in anticipo e la tecnologia EBO garantisce cicli di accoppiamento elevati con prestazioni costanti, anche senza pulire le facce terminali.

Fattore di forma adattato

Se all’inizio la tecnologia EBO era dotata di un proprio connettore, l’ultima versione è identica esternamente alla tecnologia MTP/MPO, ampiamente utilizzata. Il connettore EBO MPE-12 consiste in un alloggiamento per connettore MPO con una ghiera EBO al posto di una ghiera MT. L’ingombro in termini di spazio richiesto è quindi identico dal connettore MTP/MPO a quello EBO MPE.

Questo facilita il passaggio dei clienti alla tecnologia EBO, più robusta ed efficiente. L’ingombro identico significa che non è necessario riprogettare o sostituire l’hardware esistente, ma solo adattare la tecnologia di connessione. In questo modo è possibile, ad esempio, continuare a utilizzare pannelli con accoppiatori MTP/MPO se si utilizzano trunk con cavi patch corrispondenti e cablaggi con connettori EBO MPE-12. Anche gli accoppiatori possono continuare a essere utilizzati 1:1 in questa conversione, così come gli alloggiamenti o le scatole plug-in.

Adatto anche per ambienti difficili

Il concetto di ferula EBO dimostra i vantaggi non solo nei data center. La tecnologia di connessione ha già dato prova di sé in applicazioni in ambienti difficili, anche all’aperto. Nelle stazioni radar e nelle applicazioni militari in cui è difficile escludere la contaminazione, nonché nelle applicazioni mediche in cui si verifica un numero insolitamente elevato di processi di accoppiamento, la tecnologia EBO garantisce connessioni robuste e affidabili, anche sotto l’influenza dell’umidità e dei raggi UV o in intervalli di temperatura che vanno al di là di quelli standard dei data center.

Conclusione

La tecnologia MPO/MTP standardizzata si è dimostrata valida per molti anni, ma richiede una particolare attenzione e un grande sforzo durante l’installazione. In caso di mancanza di personale adeguatamente formato o di tempi ristretti per l’installazione o la conversione, il concetto di connettore EBO con gli accoppiamenti compatibili MPO, dotati di ferula 3M™ EBO Next Gen, offre un’alternativa interessante.

I connettori MPE, infatti, riducono in modo significativo la quantità di pulizia e di test necessari, il che significa che è possibile installare un maggior numero di connettori in meno tempo, risparmiando anche sui costi aggiuntivi dei kit di pulizia e della tecnologia di misura specializzata. Inoltre i connettori EBO consentono un numero maggiore di cicli di accoppiamento, il che riduce anche i costi di installazione nel corso degli anni.