Il 2014 non sarà ricordato come l’anno dei record per Siemens Italia: “La crisi non ci sta abbandonando e lo scenario macroeconomico mostra pochi segni di stabilità”, sottolinea Federico Golla, Presidente e Amministratore Delegato di Siemens SpA (in foto). In questo scenario il fatturato di 1.745 milioni (-1% rispetto all’anno fiscale 2013) registrato dal Gruppo può essere considerato un risultato non negativo. Meno incoraggiante invece l’andamento degli ordini, in calo del 6% sullo scorso anno, a quota 1.726 milioni.
Il segno meno ha riguardato soprattutto il comparto Energy, mentre vanno segnalate le buone performance di tutte le business unit che precedentemente costituivano il settore Industry, che rappresenta ancora quasi la metà del fatturato complessivo. Particolarmente bene sono andati i business Drives e Large drives, cresciuto soprattutto grazie all’export, e del Software industriale.
Per il gruppo Siemens nel suo insieme è un periodo di importanti cambiamenti: a maggio 2014 è stato ridefinito il posizionamento strategico del Gruppo a livello globale secondo i dettami della “Strategia Vision 2020“, che prevede una focalizzazione delle attività in tre aree: elettrificazione, automazione e digitalizzazione, tutte previste in crescita nel breve-medio periodo. Contemporaneamente sono stati confermati i settori applicativi di principale interesse: generazione di energia, automazione della rete di distribuzione, mobilità urbana efficiente, industry 4.0, industria di processo, heathcare. L’acquisizione del business delle turbine di Rolls Royce e l’operazione Dresser Rand (compressori, turbine e motori per l’Oil & Gas) così come le dismissioni nel settore clinico, diagnostico, nell’audiologia, nel trattamento delle acque, nel settore della lavorazione dei metalli e in quello degli elettrodomestici sono i primi frutti della nuova strategia.