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Siemens Italia continua a crescere e a consolidarsiERT

Si è chiuso con un aumento del fatturato del 13,4%, a 2.961,9 milioni di euro, e una profittabilità quasi raddoppiata – su basi di portfolio comparabili – l’esercizio 2006/07 del Gruppo, che ha registrato anche ordini per 3.124,2 milioni di euro, in aumento (+2,2%) rispetto al precedente anno fiscale.

In grande evidenza le aree medicale, automazione/infrastrutture – entrambe con aumenti a due cifre in termini di fatturato, ordini e profittabilità – ed energia. In particolare ottime performance per: medicale, con un’impennata delle vendite a 284 milioni di euro (+46,7%) ed un profit più che raddoppiato, e automazione, ancora una volta tra le best perfomer grazie a un ulteriore incremento del fatturato a 1.345,4 milioni di euro (+10,4%) e a un aumento della profittabilità superiore al 50%. Da segnalare anche un balzo delle vendite a 505 milioni di euro
(+54,3%) fatto registrare dall’area energia.

I brillanti risultati del Gruppo hanno consentito di centrare e addirittura superare gli ambiziosi obiettivi che erano stati fissati dal piano industriale lanciato nel 2004 e concluso nel 2007: dal raggiungimento e successivo mantenimento dei margini di profit definiti per ogni divisione, alla crescita annua del fatturato del 4%, fino al riorientamento del portfolio. Oltre allo scorporo del business delle reti di telecomunicazioni per operatori e all’avvio operativo ad aprile della joint-venture Nokia Siemens Networks, nel corso dell’esercizio sono avvenute infatti le integrazioni di Bayer Diagnostics e Flender, realtà di punta rispettivamente nell’immunodiagnostica e nelle trasmissioni di potenza, e le acquisizioni degli altri leader Ugs (Plm) e Dade Behring (diagnostica in vitro). L’anno da poco concluso ha visto anche l’attribuzione all’Italia di progetti di competenza internazionale in grado di incrementare il valore aggiunto prodotto nel nostro Paese, attraverso:
– l’inaugurazione a Genova di un Expertise Center per i software industriali MES (Manufacturing Execution Systems) insieme a Microsoft;
– l’attribuzione al sito di Casteggio (Pavia) del ruolo di eccellenza per la depurazione delle acque e il trattamento dei fanghi;
– l’inaugurazione nel centro di competenza di Torino del “ristorante all’idrogeno”, progetto in collaborazione con Regione Piemonte e Politecnico di Torino per il riscaldamento e l’alimentazione della mensa aziendale con celle a combustibile;
– la costituzione a Trento del primo polo di ricerca per la sicurezza dei tunnel, con il coinvolgimento di Università e Provincia Autonoma locali, e di altri partner industriali;
l’integrazione del sito di Cairo Montenotte (Savona), per la produzione su scala europea di trasformatori di misura e isolanti.

Progetti possibili grazie alle competenze di ricercatori e manager italiani, che hanno ricevuto un riconoscimento ufficiale con l’assegnazione del titolo di “Innovator of the Year” da parte del vertice della multinazionale al genovese Giorgio Cuttica, pioniere dei sistemi MES e fondatore della società poi integrata Orsi Automazione, che oggi dirige questo business a livello mondiale.

Oltre a creare valore localmente attraverso le attività di questi centri, che vedono impegnate nel complesso poco meno di 1.000 persone, Siemens Italia si è riaffacciata sul mercato estero, incrementando il proprio business in mercati nei quali vanta diritto di vendita o sviluppando nei suoi laboratori soluzioni poi commercializzate in paesi stranieri.

Rientrano nel primo caso l’ordine per gli impianti ad alta tensione necessari all’interconnessione elettrica tra Etiopia e Djbouti, con una riduzione attesa delle emissioni di CO2 del 65%, e quello per la modernizzazione del sistema di strumentazione e controllo per la centrale di energia di Puente Nuevo in Spagna. A queste commesse estere va aggiunto un progetto che vedrà invece coinvolta in particolare Siemens IT Solutions and Services in Italia, che nel centro di competenza di Roma svilupperà l’architettura di sicurezza IT per una soluzione fornita ai Ministeri egiziani dello Sviluppo economico e delle Finanze. Questo consentirà al governo locale di istituire l’autorità deputata a creare, firmare ed emettere i certificati digitali per tutti i 5 milioni di dipendenti pubblici.

“È stato un anno decisivo per il nostro percorso di crescita: un anno che ci ha visto chiudere con successo il piano industriale per il periodo 2004-07 e annunciare il nuovo e ancor più ambizioso programma triennale che ci porterà fino al 2010, puntando a raggiungere una quota del 9% del mercato nazionale, un incremento annuo a due cifre del nostro fatturato e un ulteriore miglioramento dei margini di profittabilità, mirando a sviluppare ancora il valore creato nel nostro Paese”, ha dichiarato Vincenzo Giori, amministratore delegato di Siemens Italia.

“Ma è stato anche l’anno del rafforzamento – ha aggiunto Giori – concretizzatosi con la rifocalizzazione del business verso le aree alimentate dai megatrend globali e, soprattutto, con lo sviluppo in Italia di alcuni progetti di rilevanza internazionale”.

Secondo l’AD: “fondamentali per il raggiungimento di questi risultati sono stati gli sforzi per il continuo miglioramento di processi e competenze, che ci hanno portato ad esempio a formare e certificare 174 nostri project-manager, a incrementare i servizi del 15%, ad avviare nuovi training per il top-management, a sviluppare un’iniziativa per meglio definire i percorsi di carriera e ad adottare su una popolazione iniziale di 400 collaboratori – prima di altri paesi – sistemi di valutazione capaci di differenziare e valorizzare maggiormente le performance e il potenziale delle persone”.

“Le attività per il triennio futuro saranno ancora orientate a favorire una crescita profittevole, basata sul connubio tra elevate performance e il rispetto di rigorosi standard etici, che abbiamo tradotto in pratica nell’obiettivo di rendere Siemens Italia un benchmark in compliance entro due anni”, ha sottolineato l’AD Vincenzo Giori.

L’orientamento verso i grandi filoni strategici – ambiente e risorse naturali, automazione e infrastrutture, salute – già delineati nel precedente esercizio si tradurrà nel corso dell’anno, anche in termini organizzativi, in un’ulteriore focalizzazione dei business del Gruppo nei tre settori Energia, Industria e Sanità. Questo consentirà di ottenere una più chiara definizione delle responsabilità, una riduzione della complessità e di rafforzare soprattutto le sinergie e la presenza presso i clienti. A questi tre settori continueranno ad accompagnarsi i business cross-funzionali di Siemens IT Solutions and Services e Siemens Financial Services, per assicurare maggiore supporto alle attività del Gruppo oltre a continuare a offrire i propri servizi al mercato.