Si è chiuso positivamente lo scorso 30 settembre, confermando le buone performance registrate negli ultimi anni, l’esercizio fiscale 2001 di Siemens in Italia, terzo Paese su 190 dopo Germania, Usa per giro d’affari.
L’esercizio appena concluso ha visto anche il concretizzarsi di numerosi processi riorganizzativi, mirati da una parte ad ottimizzare la presenza del Gruppo sul mercato nazionale e, dall’altra, a perseguire una politica di ulteriore focalizzazione sul core business.
La dismissione di alcuni asset non più strategici e la trasformazione in legal entities di precedenti business unit, accompagnate da un turnover fisiologico soprattutto in ambito telecomunicazioni, ha pertanto portato l’organico di Siemens in Italia a passare da 12.000 a 11.200 unità. A questa lieve flessione ha fatto però riscontro l’ingresso nel Gruppo di oltre 900 collaboratori.
Nonostante le incertezze del mercato delle tlc, l’area Information and Communications, che rappresenta il 60% dell’intero fatturato di Siemens nel nostro Paese, ha acquisito ordini per 2,5 miliardi di Euro. Il settore Icm (reti mobili, terminali e soluzioni), in particolare, ha visto crescere complessivamente il proprio fatturato ad 1,7 miliardi di Euro (+30%).
Molto positivo anche l’andamento dell’Automation and Control che, con il 23%, costituisce la seconda area per fatturato in Italia. I prodotti e i sistemi di automazione per l’industria, il terziario e la logistica hanno infatti registrato ordini e vendite in crescita del 16 e del 15%.