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Sick propone IO-Link: uno standard aperto per la comunicazione dei sensoriERT

Grazie a IO-Link è possibile estendere la comunicazione fino al ‘semplice’ sensore, che può essere così parametrizzato dal sistema centrale, a cui arrivano anche tutti i dati di diagnostica necessari per un controllo completo dell’automazione di macchina. Sulla macchina d’imballaggio Traypacker di Duni, produttore di accessori per la tavola, le fotocellule WTB18-3 IO-Link comunicano con il sistema di controllo in Profibus. Il touchscreen mostra all’operatore una serie di informazioni riguardanti i sensori e questo, grazie anche all’interfaccia realizzata da Meurer, ha semplificato le operazioni sulla macchina, aumentandone la flessibilità, l’affidabilità e la disponibilità.

La fase di avviamento della macchina è stata notevolmente semplificata; infatti, grazie all’interfaccia grafica su touchscreen è stato possibile impostare delle ricette per ogni formato di materiale da imballare, definendo la sensibilità e l’isteresi delle fotocellule e lasciando poi che fosse il sistema centrale a scaricare i parametri in tutti i sensori della macchina. In tal modo, si è potuto evitare che fossero i tecnici ad andare in campo a effettuare la regolazione manuale di ogni fotocellula, anche di quelle posizionate nelle zone meno accessibili.

Durante la produzione, ogni funzione è completamente controllata e in caso di anomalie, l’operatore è immediatamente in grado di localizzare il problema, la sua entità e la possibile causa, per esempio ottica sporca, disallineamento, corto circuito o interferenze. Ciò è possibile semplicemente toccando l’immagine del sensore sul display. A questo punto, si può pianificare un intervento alla prima pausa della produzione, evitando costosi fermi macchina.

Sick offre diversi sensori con tecnologia IO-Link e un modulo IP67 per il collegamento in Profibus. La gamma comprende tutte le fotocellule Connect-3 di terza generazione, con le versioni mini (W4-3), medie (W9-3, W12-3 e W18-3) e grandi (W27-3). A queste si affiancano le barriere MLG, i sensori per cilindri con doppia soglia di commutazione MZ2Q, i misuratori di pressione e altri sensori applicativi.

IO-Link è uno standard di tipo aperto, che si sta imponendo in quanto in grado di gestire sia segnali statici, sia analogici in modo semplice, attraverso cavi non schermati, con grande riduzione di costi in fase d’installazione e gestione materiali.
Tra i settori che traggono beneficio dalla comunicazione IO-Link spiccano il packaging, grazie alla facilità di gestire il cambio formato con la creazione di ricette, e l’industria farmaceutica, che ha l’esigenza di validare l’impianto e tutti i suoi componenti (ogni sensore IO-Link presenta un serial number univoco) e quella di preservare l’igiene delle zone asettiche, compito possibile grazie ai sensori IO-Link inox (W4-3V).
 

Sick: www.sick.it