Sono stati oltre 150 i professionisti del settore del tessile, tra aziende, end user e rappresentanti del mondo accademico e della stampa specializzata, presenti a Villa Erba (Cernobbio – Como) per la tavola rotonda ‘Industria 4.0: trasformazione digitale dei processi e sviluppo dei prodotti tessili ‘. L’evento è stato organizzato da Messe Frankfurt Italia ed è stato il risultato di oltre 50 manifestazioni del gruppo per il tessile e di un forte know-how tecnologico legato al 4.0, maturato in nove edizioni di SPS Italia, progetto fieristico di riferimento per le tecnologie di automazione nel nostro Paese.
Il distretto comasco è stato scelto in quanto rappresentativo di un comparto trainante per l’industria italiana. La collaborazione nella realizzazione della giornata con Acimit e Tex Club Tec ha contribuito a fare il punto sul mercato e sulle potenzialità dell’innovazione nel settore tessile per molteplici campi di applicazioni.
Dalla giornata di lavori è emerso che la collaborazione tra fornitori di tecnologia e manifatturiero è indispensabile per cogliere sfide e opportunità.
Cristian Locatelli, General Manager Marzoli, azienda del gruppo Camozzi che si occupa di sistemi per la filatura: “Le soluzioni che i costruttori e fornitori italiani di tecnologia stanno offrendo al settore sono importanti; si concentrano nella possibilità di fornire impianti e macchinari innovativi, flessibili e intelligenti. In una continua attenzione alla gestione dei costi, una fabbrica smart comporta benefici incisivi sul conto economico riflettendosi sul margine finale del cliente”.
Nicola Lorenzi, Direttore Industriale di Itema: “Per Itema la chiave del successo sul mercato meccano-tessile di oggi è l’innovazione, che permea trasversalmente tutte le fasi di sviluppo aziendale. Prendere parte a questa tavola rotonda per raccontare la nostra esperienza e ascoltare le testimonianze di importanti rappresentanti dell’industria tessile italiana e dell’automazione industriale è un’opportunità di confronto, pervasiva di tutta la filiera tessile, in merito agli sforzi messi in campo e ai risultati ottenuti in ambito di Industria 4.0. Prendere atto di come le sfide e le potenzialità legate alla trasformazione digitale accomunino i diversi attori coinvolti nella catena è di grande interesse, così come l’apprendere della crescente consapevolezza e del dinamismo con cui le realtà stanno affrontando la sfida dell’innovazione digitale, sia per lo sviluppo e l’innovazione di prodotto e la gestione dei servizi di assistenza post-vendita, sia per la gestione dei processi di trasformazione. Con il confronto aperto e trasparente è possibile valutare il proprio operato e stringere relazioni fondamentali per affrontare nuove sfide e tenere alto il valore del Made in Italy nel mondo”.
Marco Brenna, Responsabile del Reparto Ink Jetper La Stamperia di Lipomo e rappresentante del Sistema Moda Italia: “Persone, competenze, tecnologia, innovazione e sostenibilità sono gli ingredienti chiave per il successo nel settore tessile sui quali investire costantemente. Saper gestire il proprio know-how è una delle chiavi di successo del distretto comasco del futuro”.
Alberto Paccanelli, CEO di Martinelli Ginetto Group e Consigliere SMI ha raccontato la sua esperienza con il recente, importante investimento aziendale, sul controllo di qualità e sul magazzino in ottica Industria 4.0: “Abbiamo investito molto su Industria 4.0 con un progetto durato 3 anni che ci ha permesso di rendere molto più flessibili i processi. L’investimento, oltre che in nuove tecnologie, va fatto sul capitale umano. Il percorso di digitalizzazione è inutile se non si riesce a formare chi deve e dovrà gestirlo in azienda. È importante la formazione specialistica degli studenti ma anche quella continua dei dipendenti”.
Gli interventi di rappresentanti, specialisti e manager, di sei aziende fornitrici di tecnologia, quali Festo, Lenze Italia, Mitsubishi Electric Europe, Bonfiglioli, Nord Motoriduttori e Schmersal Italia, hanno analizzato il grado di maturità del settore tessile italiano rispetto all’Industria 4.0, come si costruisce una smart factory, quali sono i pre-requisiti fondamentali, e il miglioramento della produzione attraverso la manutenzione predittiva. Senza trascurare gli aspetti collegati alla sicurezza, al trattamento dei dati aziendali, e al cloud.
Dal dibattito tra i protagonisti del settore è emerso un quadro in cui le politiche aziendali di innovazione, non sempre facili da sviluppare per via delle necessarie competenze interne e degli investimenti richiesti, sono ormai una scelta essenziale da realizzare se si vuole restare competitivi in un mercato, e un’Industria 4.0, in forte e veloce trasformazione. Non è mancato il punto di vista sul tema delle competenze, approfondito nella sessione pomeridiana, che ha voluto essere un momento di incentivo e formazione da parte di esperti del settore per 120 giovani studenti che presto si affacceranno al mondo del lavoro nel comparto.