Leuze allestirà con il proprio sensore LPS 36 innovative macchine tagliafettine di un importante produttore italiano di macchinari per il trattamento delle carni.
Secondo la relazione annuale 2021 della Unione Nazionale Filiere Agroalimentari Carni e Uova la produzione mondiale di carne avicola nel 2020 ha raggiunto 133,3 milioni di tonnellate, con un aumento dell’1,3% sul 2019. Il fatturato del settore ha segnato oltre 5,7 miliardi di Euro con un consumo pro capite di carni avicole intorno ai 21,5 kg/anno.
Se consideriamo una produzione mondiale di carne nel 2020 di 337,2 milioni di tonnellate, possiamo affermare che la produzione di carni avicole copre abbondantemente un terzo della produzione di carni. Dunque un mercato mondiale solido anche dal punto di vista della sostenibilità, perché la produzione di carne bianca rispetto a quella rossa è molto più ecosostenibile.
L’azienda produttrice di macchine per il trattamento della carne era alla ricerca di una sensoristica adeguata agli alti standard qualitativi e di affidabilità del proprio produzione e, per lo sviluppo di una particolare apparecchiature tagliafettine orizzontale per il taglio a scarto zero di petto di pollo si è rivolta a Leuze Italia.
“L’azienda era alla ricerca di un partner tecnologico che garantisse una qualità della componentistica adeguata a quella della loro produzione. L’azienda esporta in tutto il mondo ed è considerata una garanzia per la propria clientela. Leuze è un marchio internazionale di grande rinomanza e ha dunque risposto in modo puntuale a tutte le esigenze che il cliente ha espresso. Inoltre, essendo noi una multinazionale, garantiamo, con la nostra presenza ovunque nel mondo, per ogni possibile intervento in ogni dove” spiega Vasco Battistella, sales area manager di Leuze Italia.
La soluzione Leuze per le necessità di questa tipologia di macchinari è rappresentata dal sensore LPS36, un innovativo profilometro che genera tanti punti di misura consentendo alla tagliafettine l’adeguata pressione sulla parte di carne rilevata come troppo alta e fornisce così gli elementi per un taglio adeguato alle aspettative,
La tagliafettine a sua volta è dotata di automatismi smart con i quali decide automaticamente per ciascun petto se tagliare il prodotto, quante lame utilizzare e lo spessore di taglio ideale.
Il petto di pollo da tagliare viene deposto manualmente su rulli e viene pesato all’ingresso. Proseguendo il suo tragitto sulla macchina, il petto di pollo viene rilevato dal sistema sensoristico di Leuze che grazie ad una connessione Ethernet rimanda le coordinate dei punti misurati per creare la perfetta sagoma del petto a video. I dati che servono alla macchina sono la profondità, l’ampiezza e la larghezza del petto di pollo.
Il profilometro tridimensionale di Leuze invia i dati necessari alla pressa che determina quindi, con una delle pressioni predeterminate, il taglio opportuno.
La sensoristica ottica di Leuze, che non ha alcun bisogno di essere calibrata, risolve brillantemente il problema degli scarti di lavorazione che prima dell’adozione di questa soluzione erano numerosi e molto frequenti.
La soluzione LPS36 copre un cono di lettura che varia in base all’altezza della lettura stessa tra i 200 e gli 800 mm. Ogni macchina tagliafettine monta uno o due sensori, a seconda del modello, se bi- o tridimensionale. La soluzione Leuze viene fornita completa di cavi e offre anche la possibilità di essere dotata di staffe originali.
Considerando la velocità di rilevamento della sensoristica Leuze (10 millisecondi) e la velocità del nastro della macchina, in questo caso di 500 mm al secondo, l’elevata produttività della soluzione è del tutto evidente.
Questo tipo di macchinario è stato sviluppato e realizzato per rispondere alle esigenze del marcato della lavorazione della carne di pollo.
Oltre alla massima automazione e flessibilità di lavorazione per ogni singolo ciclo di taglio, si è tenuto conto della proposta del massimo rendimento sul prodotto con scarto quasi nullo. L’automazione della macchina è totale con l’eliminazione delle calibrazioni manuali che consentono, tra l’altro, di rispecchiare ogni ricetta desiderata. L’adozione della sensoristica Leuze ha permesso a questo tipo di macchinari un notevole passo avanti in termini di qualità, efficienza ed efficacia di produzione. La qualità garantita da Leuze è un fattore che impatta decisamente sulla scelta del partner tecnologico da parte dei produttori di macchinari per l’industria della lavorazione delle carni.
Vasco Battistella, che ha seguito passo passo il progetto di adozione della sensoristica Leuze sulle macchine tagliafettine, afferma che “l’industria del trattamento delle carni è un ecosistema ideale per la nostra sensoristica. Siamo a disposizione dei produttori italiani di questo settore per studiare insieme a loro ogni possibile soluzione anche per altri impianti e macchinari già sul mercato o in fase di sviluppo”.