Il sensore combinato a forcella GSX di Leuze combina i vantaggi delle fotocellule e degli ultrasuoni. Il dispositivo è particolarmente adatto per le etichettatrici utilizzate nel settore del packaging.
Leuze ha inventato non solo la prima forcella per etichette con la GS05, ma ha anche sviluppato la prima forcella ad ultrasuoni con la GSU14. Con l’ultima innovazione dell’azienda, la GSX (vari modelli disponibili), Leuze completa la sua gamma di prodotti per sensori a forcella aggiungendo un modello combinato che può fare entrambe le cose: luce e ultrasuoni. In questo modo combina i vantaggi delle varianti ottiche con quelli delle soluzioni ad ultrasuoni, e si adatta al meglio alle etichettatrici utilizzate nel settore del packaging.
L’apposizione di etichette di varie forme, dimensioni e materiali sui prodotti e sugli imballaggi mediante un’etichettatrice è uno dei compiti fondamentali del settore del packaging. Per il suo posizionamento preciso l’etichetta deve essere rilevata in modo sicuro e affidabile – anche ad alte velocità di trasporto. Questo compito viene svolto dai sensori a forcella, che contengono il trasmettitore e il ricevitore in un unico dispositivo e garantiscono un’elevata sicurezza operativa. Questi dispositivi non solo sono molto sensibili, ma sono anche facili da montare e non richiedono alcun allineamento. Fino ad ora, Leuze ha offerto due modelli di sensori a forcella per questo scopo: a luce e a ultrasuoni. Ora è disponibile una nuova versione che combina luce e ultrasuoni. Leuze aggiunge così un’altra novità mondiale alla sua gamma di prodotti e completa il suo assortimento.
Il sensore a forcella GSX è il primo sensore al mondo nel suo genere e combina i due metodi di rilevamento degli ultrasuoni e della luce in un unico alloggiamento. Esso combina i vantaggi di entrambi i principi e può essere utilizzato in modo molto flessibile. Rileva in modo affidabile, rapido e preciso un’ampia gamma di etichette, indipendentemente dal materiale e dalle caratteristiche della superficie. Ciò aumenta la produttività della macchina ed evita i tempi di fermo macchina. Anche le etichette in materiale BOPP cavitato non omogeneo possono essere rilevate in modo affidabile grazie al principio di funzionamento ottico. Il sensore a forcella è particolarmente adatto per applicazioni in cui è necessario rilevare vari tipi di etichette. Finora ciò richiedeva spesso diversi sensori a forcella. L’utente risparmia non solo spazio, ma anche tempo e costi aggiuntivi di installazione. Il nuovo sensore a forcella può essere impostato in modo semplice e veloce tramite il pulsante di autoapprendimento per eseguire l’autoapprendimento della combinazione supporto-etichette. Per tutti gli oggetti è necessaria una sola posizione di montaggio universale.
Il sensore a forcella GSX è dotato di un’interfaccia IO-Link. Questa serve per configurare il sensore in modo semplice, rapido ed economico. L’interfaccia può essere utilizzata, tra le altre cose, per abilitare le funzioni a distanza o per bloccare i pulsanti. Inoltre, la gestione delle combinazioni facilita il cambio formato in fase di sostituzione dei rotoli. Ciò significa che non è necessaria una nuova configurazione quando si sostituiscono i rotoli in un diverso formato di etichetta. Il formato viene cambiato rapidamente selezionando il set di parametri appropriato per il corrispondente formato di etichetta. Questa selezione dei parametri viene effettuata direttamente sull’etichettatrice tramite l’HMI. In questo modo si risparmia non solo tempo di impostazione, ma si aumenta anche il volume di produzione e si rende il sistema più economico.