Fondatore e presidente di ACIMAC dal 1996 al 2000, Ivanno Ligabue è stato uno degli imprenditori più geniali e brillanti del distretto ceramico. “La genialità tipica di una grande generazione di imprenditori. Il carisma e la spontanea cordialità che lo portava a intessere relazioni umane autentiche, improntate sul rispetto e la stima reciproca. Una simpatia naturale, vera ed immediata, che spesso conduceva anche una discussione o un momento istituzionale a concludersi con una battuta, un sorriso. Tutto questo era Ivanno Ligabue”. Così Paolo Gambuli, direttore di ACIMAC, ricorda il noto imprenditore sassolese scomparso ieri, all’età di 67 anni, dopo una lunga malattia.
Fondatore e anima dell’azienda LB e di ACIMAC, di cui è stato presidente nel quadriennio 1996-2000, Ligabue è stato tra i protagonisti assoluti dell’ascesa del settore italiano delle macchine per ceramica, distinguendosi tra gli imprenditori più capaci, brillanti e carismatici del distretto.
“Ivanno ha contribuito in maniera determinante alla leadership mondiale del nostro settore – conferma Fabio Tarozzi, presidente di ACIMAC – e per questa ragione sono sicuro troveremo il giusto modo per ricordare e valorizzare al meglio la sua figura. Abbiamo condiviso tanti anni di lavoro nei Consigli Direttivi dell’Associazione, nei quali riusciva sempre ad animare la discussione con interventi sagaci, intelligenti e ironici. Ha costruito la sua storia imprenditoriale di grande successo avendo capito per primo che il nostro cliente compra non tanto una macchina, quanto un’idea di prodotto finito. Ha fatto compiere un grande passo avanti alla ceramica, puntando sul valore aggiunto estetico del prodotto e sull’innovazione costante”.