Il primo incontro di “Innovators Circle”, promosso da SAP e Intel in collaborazione con IDC, ha visto la presenza di CIO, CDO e Innovation Manager delle più importanti aziende italiane. Un confronto a 360 gradi sui princìpi irrinunciabili della trasformazione digitale, che ha portato figure aziendali chiave a condividere esperienze, successi e criticità, discutere di strumenti e soluzioni per capire lo stato di digitalizzazione della propria azienda e orientarsi in questo percorso di trasformazione.
“Il mercato sta attraversando un momento importante di cambiamento, entrando in una nuova fase di innovazione. Molte aziende devono rivedere le scelte passate per potersi garantire un sistema informativo in grado di supportarle nell’ingresso della digital era. Dove l’IT è stato tradizionalmente utilizzato per automatizzare i processi aziendali e abilitare i servizi digitali, la trasformazione digitale spinge l’organizzazione a pensare a come la tecnologia può offrire un nuovo valore al business”, ha dichiarato Stefano Ceccarelli, Innovation Sales Director di SAP Italia. “In questo contesto, la nostra tecnologia per il Digital Core rappresenta la base del percorso di digitalizzazione dei processi aziendali per entrare in modalità “live business” permeando tutte le funzioni aziendali: dalla supply chain alla customer experience, dalla smart factory al servizio clienti. Ciò significa processi agili e la possibilità di collegare dipendenti e asset aziendali al sistema core totalmente digitale, in grado di anticipare, simulare e identificare nuove opportunità di business”.
I lavori dell’Innovators Circle di Milano sono stati aperti da Fabio Rizzotto, Senior Research and Consulting Director di IDC Italia, che ha indicato quali sono i passi per mitigare i rischi di una “innovation impasse”: da un lato, l’adozione di logiche infrastrutturali e architetturali in grado di attivare i nuovi ingranaggi digitali; dall’altro, la capacità di mettere in campo strumenti e metodi per velocizzare servizi e delivery “digital embedded”. Sarà inoltre cruciale individuare le leve per un salto di qualità nella valorizzazione del dato come capitale digitale. “Posizionarsi in questi scenari richiede anche la comprensione di nuove logiche di ecosistema, necessarie per competere nei nuovi confini digitali”, ha sottolineato Fabio Rizzotto. “Per le aziende italiane, l’accelerazione in questa direzione può derivare dalla forza degli ingredienti tecnologici, coniugati con la capacità di contaminazione “cross sector” e “cross function” per migliorare attitudini, tempi decisionali e processi di misurazione”.
Prysmian Group (cavi e sistemi per energia e telecomunicazioni) è un’organizzazione manifatturiera internazionale che vanta una solida presenza nei settori tecnologicamente avanzati; per rispondere alle costanti sollecitazioni del mercato, le guideline strategiche della divisione IT di Prysmian sono orientate alla velocità, semplificazione e innovazione dei processi di business. Per soddisfare al meglio queste tre esigenze del Gruppo, negli ultimi due anni sono stati sviluppati quattro filoni progettuali in ambito tecnologico: la digitalizzazione del core ERP con SAP HANA, un nuovo MES a livello globale in ottica Industry 4.0, lo sviluppo di una piattaforma estesa di smart working e un CRM più orientato a un programma di customer centricity.
“Prysmian è una multinazionale presente in oltre 50 Paesi con 82 stabilimenti; negli ultimi 10 anni abbiamo indirizzato i nostri sforzi verso il consolidamento dei sistemi e l’armonizzazione dei processi, riducendo da 41 a 7 i gestionali presenti nel nostro Gruppo. Grazie a SAP HANA siamo riusciti a portare la gestione di oltre il 70% del nostro business su un unico sistema, ottimizzando tutti i processi di maintenance, riducendo notevolmente i costi di gestione e liberando risorse per l’innovazione”, ha dichiarato Giovanni Cauteruccio, Head of IT HQ Global Enterprise Services, Prysmian Group. “Oggi abbiamo una base di dati comune e processi consolidati: questo aiuta a trasferire e distribuire l’innovazione in modo più rapido e agile su tutti gli stabilimenti dislocati a livello mondiale”.
Università Cattolica del Sacro Cuore da tempo ha intrapreso un percorso di innovazione che ha visto l’adozione di piattaforme di e-learning per la condivisione dei contenuti didattici e la digitalizzazione dei servizi di segreteria, sempre più accessibili tramite canali e touchpoint vicini alle esigenze di studenti e docenti. Nell’ambito di questo percorso l’anno scorso è stato avviato un progetto di digital transformation basato anche su SAP S/4HANA, con l’obiettivo di ottimizzare i processi amministrativi e contabili integrandoli con i servizi alla comunità universitaria. In particolare la nuova piattaforma SAP consentirà all’Ateneo, e ai suoi campus presenti sul territorio nazionale (Milano, Brescia, Piacenza – Cremona e Roma) di adottare un sistema di programmazione delle risorse e al tempo stesso di esercitare un controllo tempestivo dell’avanzamento economico, sviluppando modelli previsionali con la definizione dei diversi scenari. Oggi l’Università Cattolica è impegnata in una nuova fase di digital transformation che, sempre nell’ottica di un puntuale e concreto miglioramento dei servizi, intende studiare e analizzare tutte le opportunità offerte da big data, machine learning e analytics.
Lorenzo Cecchi, Direttore dei Sistemi Informativi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha raccontato l’esperienza e i miglioramenti ottenuti dall’adozione di SAP S/4HANA: “Nell’ambito del percorso di innovazione di sistemi e servizi abbiamo ritenuto necessario dotarci di un sistema di monitoraggio e controllo delle spese e delle entrate che ci consentisse di allocare al meglio le risorse a disposizione. Il nostro controllo non si concentra sulla redditività legata a singoli prodotti o servizi, bensì su una corretta destinazione delle risorse, che garantisca un efficace svolgimento dell’attività didattica e scientifica propria di una università. La piattaforma amministrativa e contabile dovrà quindi assicurare flessibilità, scalabilità nel tempo, certezza del dato, rapidità di risposta e aggiornamento tempestivo delle informazioni ai diversi livelli. Queste priorità hanno indirizzato la scelta su SAP S/4HANA, che si sta rivelando un sistema sicuro, affidabile e scalabile in grado di gestire anche in ottica futura analisi di business intelligence e ipotesi predittive. Oggi SAP S/4HANA rappresenta per l’intero Ateneo un vero e proprio asset per il controllo e la programmazione delle attività e delle risorse ad esse correlate”.
La prossima tappa dell’Innovators Circle si terrà il 7 luglio a Roma.