Il mercato dell’elettronica di consumo in Italia può contare su una maggiore propensione all’acquisto di dispositivi hi-tech rispetto a quella registrata mediamente in Europa.
In tre mesi gli italiani hanno speso, circa 559 euro a testa in prodotti tecnologici: in Spagna 360 euro, in Germania 323 euro, in Gran Bretagna 274 euro e in Francia 223 euro.
Sono questi alcuni dei risultati emersi dallo studio Samsung Techonomic Index, condotto tramite questionario online tra il 14 e il 28 aprile 2014 da Ipsos Mori e commissionato dallo European Samsung Lifestyle Research Lab, l’analisi ha coinvolto 5.000 persone tra i 18 e i 65 anni in 5 Paesi europei (Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna).
L’impatto sul business gioca un ruolo chiave anche nelle motivazioni che guidano la scelta d’acquisto in ambito tecnologico. Più di un terzo degli italiani (35%), infatti, decide di comprare nuovi dispositivi tecnologici di tipo mobile come smartphone, tablet o PC con l’obiettivo di utilizzarli a scopo professionale, confermando il trend crescente del Bring Your Own Device (BYOD) sull’onda della mobilità.
Non stupisce, quindi, che la maggior parte delle persone in Italia (74%) scelgano di acquistare nuovi smartphone, tablet e PC per ottenere migliori prestazioni tecnologiche, che sappiano supportarle quotidianamente nelle attività professionali. Risultati in linea con la media europea, che svelano, tuttavia, una maggiore propensione degli italiani ad acquistare nei prossimi tre mesi questo genere di dispositivi (38% rispetto al 30% della media in Europa), confermando la predisposizione italiana alla spesa in hi-tech. Inoltre, i device non sono utilizzati solo per fruire di contenuti digitali di svago ma anche per arricchire il proprio bagaglio culturale e formativo: gli italiani amano fruire di ebook ed emagazine o di contenuti professionali, sia che siano gratuiti (27% e 12%) sia che si tratti di contenuti a pagamento (10% e 4%).
Se ebook e magazine digitali sono i contenuti per i quali la maggior parte delle persone è disposta a pagare (10% rispetto all’8% per le app di gaming, al 6% del download di musica o al 5% del download di video e film), quelli di tipo formativo e professionale sono i contenuti per i quali gli italiani hanno speso di più (circa 18 euro in un mese) preceduti solamente dalle app per Smart TV (21 euro in un mese), in linea con la media europea. In un mondo in cui il lavoro è sempre più in mobilità, la tecnologia supporta i professionisti anche aiutandoli a rimanere in contatto con i propri cari nonostante il lavoro possa portare spesso lontano: il 17% degli italiani ama, infatti, usare lo strumento delle video-chiamate per mantenere vivi i rapporti con la famiglia e gli amici, un risultato superiore alla media europea (14%). Il 64% degli italiani (contro il 54% in Europa) si affida, inoltre, alla tecnologia per annunciare di aver ottenuto una promozione sul lavoro, dando la buona notizia tramite SMS, social network o altri strumenti tecnologici.