di Robert brown, responsabile marketing Accutronics
Un tempo, i robot mobili si limitavano a ruoli nell’ambito del magazzino e della logistica. Ma i progressi nel settore dei robot collaborativi hanno introdotto robot mobili pronti per la produzione con carichi utili di oltre 450 kg. Questo ha costituito un punto di svolta per aziende come Kuka, Omron e Clearpath, che hanno già introdotto sistemi estremamente avanzati, con applicazioni installate in Nord America, Asia ed Europa.
Robot come KMR iiwa di Kuka e Otto di Clearpath sono considerati come AGV dotati di navigazione autonoma e con un robot convenzionale a sei assi montato su di essi, che permette di riposizionare continuamente la macchina all’interno dello stabilimento. Spesso sono dotati di piedini simili a quelli di una gru, che permettono al robot di fissarsi in posizione, e forniscono la piattaforma stabile necessaria per garantire precisione e adeguatezza.
La natura autonoma dei moderni robot mobili è un altro elemento che cambia le regole del gioco. Gli AGV convenzionali seguono dei binari all’interno dello stabilimento, che possono essere linee magnetiche molto antiquate in stile tram o sistemi ad alta velocità molto avanzati con una configurazione a nido d’ape.
Ma i robot autonomi sono in grado di rispondere all’ambiente circostante e di prendere decisioni al momento su come navigare in uno stabilimento. I primi sono come gli autobus, che seguono in modo affidabile un unico percorso, mentre i secondi sono più simili a Uber: cambiano attivamente direzione e scopo a seconda delle necessità.
Soluzioni di alimentazione portatili come le batterie permettono agli AGV di essere indipendenti dall’alimentazione di rete. Anche in questo caso, esistono un paio di opzioni diverse disponibili per la ricarica delle batterie: il cosiddetto “biberonaggio” o una strategia basata sulla sostituzione delle batterie. Il “biberonaggio” richiede che gli AGV lavorino in turni e tornino a una stazione di ricarica diverse volte al giorno. La sostituzione delle batterie, invece, è ideale per rimettere rapidamente in azione un AGV, in quanto la batteria può essere sostituita con una completamente carica in modo manuale o automatico.
La scelta dell’opzione ottimale dipende dalla disposizione e dai requisiti del magazzino in cui i robot verranno utilizzati. Dato che gli AGV vengono sempre più adattati ad hoc ai rispettivi ambienti, non c’è da meravigliarsi che i robot mobili autonomi siano stati uno dei temi chiave della fiera Automate Show di Chicago del 2019. Il trend è stato infatti talmente significativo che, secondo le previsioni, il prossimo Automate Show, che si terrà a Detroit nel 2021, sarà dominato da una nuova generazione di robot mobili.
Tuttavia, con l’ingresso sul mercato di un numero sempre maggiore di AGV montati su cobot, è importante ricordare che quantità non sempre è sinonimo di qualità. In generale, la base AGV e il robot industriale che vi gira sopra utilizzano la stessa batteria. Di conseguenza, un AGV che potrebbe avere un tempo di funzionamento di dodici ore può trovare detto tempo di funzionamento dimezzato.
Questo non dovrebbe costituire un problema di salute e sicurezza, perché i robot attualmente sul mercato si bloccano in caso di interruzione dell’alimentazione, piuttosto che tentare di tornare a una posizione di partenza specificamente definita.
Tuttavia, ciò potrebbe rappresentare un problema, in quanto un numero maggiore di robot viene introdotto sul mercato da start-up o produttori meno affidabili. Il pericolo è che le iterazioni future possano non condividere tale backup di sicurezza.
Il mondo della robotica in rapida evoluzione, in cui i robot mobili montati erano vera e propria fiction solo pochi anni fa, significa che i produttori di batterie devono svilupparsi altrettanto rapidamente ed essere flessibili come le nostre controparti OEM nell’ambito dei robot. Accutronics ha raggiunto questo obiettivo con il servizio di progettazione e produzione personalizzata Accupro, che ci consente di lavorare con i produttori di robot mobili per fornire esattamente ciò di cui hanno bisogno, in modo da soddisfare le loro esigenze, dall’ingombro alla densità di potenza di volume.