Red Hat OpenShift e Red Hat OpenStack Platform sono componenti importanti delle soluzioni telco ed edge computing rese note da IBM. Sia che si tratti di implementare servizi on-premise, in cloud pubblici o privati o alla periferia della rete, queste soluzioni di Red Hat consentono di gestire e analizzare i dati in modo più rapido e sicuro nel cloud ibrido.
Per alcune applicazioni, l’unico modo per ottenere la capacità di risposta desiderata è quello di essere il più vicino possibile all’utente o ai dati. Reti di sensori, IoT e workload sensibili al tempo come rich media e applicazioni AI/ML dipendono dalla velocità della rete e dalla vicinanza agli strumenti di elaborazione. Essere lontani dal punto in cui avviene l’elaborazione, anche con una rete 5G, può portare a tempi di risposta inaccettabili.
L’edge computing avvicina i servizi di calcolo, storage e networking agli utenti e alle fonti di dati. Spostare la potenza di calcolo più vicino al luogo in cui vengono generati i dati consente alle aziende di mantenere la flessibilità del cloud computing, distribuendola di fatto su un gran numero di località e risorse.
IBM Edge Application Manager si basa su Red Hat OpenShift, IBM Telco Network Cloud Manager su Red Hat OpenShift e sulla piattaforma Red Hat OpenStack, per far sì che questi servizi siano implementati ove servono – on-premise, in cloud pubblici o privati o ai limiti della rete.
Le sfide più importanti che l’edge computing può affrontare con successo comprendono la larghezza di banda, la latenza, la resilienza e la sovranità dei dati. Per i fornitori di servizi, l’edge computing può contribuire a migliorare la qualità dell’esperienza del cliente spostando le applicazioni o i contenuti verso la periferia della rete.
Secondo le proiezioni degli analisti del settore, il mercato dei servizi edge cloud è destinato a crescere del 50% solo quest’anno. Se da un lato abbiamo già iniziato a vedere l’adozione di questi servizi da parte di aziende di telecomunicazioni in tutto il mondo (Vodafone Idea Limited, Rakuten, Pluribus), dall’altro ci aspettiamo che anche le imprese li impieghino negli anni a venire.
Un’indagine di Analysys Mason suggerisce importanti progressi in ambito edge. Gli intervistati prevedono di spendere in media il 30% del loro budget IT per il cloud computing edge nei prossimi tre anni. La sicurezza e la conformità sono i fattori più importanti per l’edge computing in tutti i settori oggetto dell’indagine. La maggior parte degli intervistati prevede che i casi di utilizzo di tecnologie all’avanguardia aumenteranno il fatturato dell’organizzazione fino al 6% nel giro di tre anni. La maggior parte delle organizzazioni in tutti i mercati verticali si aspetta una riduzione del 10-30% dei costi derivanti dall’utilizzo del calcolo edge, con un risparmio medio previsto del 10-20%.
L’Edge computing è pronto ad accelerare l’innovazione, dove le applicazioni e i servizi possono ora essere realizzati appoggiandosi a più fornitori di cloud, e permette di considerare le aziende di telecomunicazioni qualcosa di più che non semplici fornitori di servizi di connettività. Queste soluzioni IBM basate su piattaforme Red Hat contribuiranno a rispondere alle loro esigenze di sicurezza e scalabilità.
Grazie a Red Hat OpenStack Platform e Red Hat OpenShift, IBM Telco Network Cloud Manager è in grado di fornire capacità di automazione intelligente per orchestrare rapidamente le funzioni di rete virtuale e container. I service provider avranno la possibilità di gestire i carichi di lavoro su nodi di calcolo distribuiti creando un’architettura altamente scalabile per workload virtualizzati e containerizzati.
Con gli ultimi progressi, Red Hat è nella posizione di poter soddisfare le esigenze delle organizzazioni che cercano di estendere la loro infrastruttura fino ai limiti della rete. Con Red Hat Enterprise Linux e Red Hat OpenShift al centro della strategia open hybrid cloud, le aziende possono beneficiare di ambienti operativi e applicativi standardizzati che offrono la flessibilità e la coerenza necessarie per distribuire e gestire i carichi di lavoro allo stesso modo, ovunque vogliano – sia che si tratti di cloud pubblici, privati o ibridi, dai tradizionali data center fino a location periferiche distribuite.