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Recupero di metalli preziosi da rifiuti elettronici con Rockwell AutomationERT

Rockwell Automation supporta l’impianto di recupero dei metalli preziosi di The Royal Mint, che utilizza il sistema di controllo distribuito PlantPAx DCS per gestire e controllare il processo di estrazione dell’oro.

L’implementazione del sistema PlantPAx DCS presso lo stabilimento The Royal Mint di Llantrisant, nel Galles, è il capitolo più recente di una collaborazione di successo che dura da 15 anni tra Rockwell Automation e The Royal Mint. Il sistema viene utilizzato per monitorare e controllare un processo di estrazione chimica che permette di recuperare l’oro dagli scarti di apparecchiature con circuiti stampati. La tecnologia di estrazione, che fino a pochi anni fa era disponibile solo a livello di laboratorio, è stata sviluppata con successo ed è ora operativa presso l’impianto di Llantrisant.

“È estremamente entusiasmante vedere nuove tecnologie fare progressi così significativi, ha affermato Phil Hadfield, UK managing director di Rockwell Automation. “Con i rifiuti elettronici che rappresentano una delle principali sfide per la sostenibilità a livello globale, tecnologie come questa sono essenziali per la riduzione delle emissioni di carbonio e il riutilizzo dei materiali”.

Secondo Statista, i rifiuti elettronici rappresentano uno dei flussi di rifiuti in più rapida crescita al mondo. Con 62 milioni di tonnellate generate in tutto il mondo nel 2022, il volume di materiale elettronico scartato è quasi raddoppiato dal 2010. Considerando che si prevede che la produzione di rifiuti elettronici supererà gli 80 milioni di tonnellate entro il 2030, saranno necessarie infrastrutture di riciclaggio e recupero migliorate.

Tony Baker, direttore innovazione produttiva presso The Royal Mint, ha affermato: “La collaborazione di successo con Rockwell Automation e l’implementazione della sua soluzione DCS ci hanno permesso di dimostrare la fattibilità tecnica della tecnologia per operare su larga scala. Ciò ci pone saldamente sulla strada giusta per raggiungere l’obiettivo di 4.000 tonnellate all’anno e sono già in corso discussioni riguardanti l’utilizzo dei materiali recuperati, così come i piani per espandere ulteriormente la tecnologia”.