Lo scenario tracciato dal report di Accenture, intitolato “Winning with the Industrial internet of Things”, presentato anche in occasione del World Economic Forum in Svizzera, è molto chiaro: i nuovi servizi e modelli di business, nei settori manifatturieri, basati sull’utilizzo di dispositivi e macchine interconnessi, oggi noti sotto il naming di Industrial IoT, sono considerati tra i più promettenti per favorire la crescita economica soprattutto nei mercati più maturi. Una vera e propria rivoluzione con un potenziale impatto sui settori produttivi, a livello globale, di 14.200 miliardi di dollari entro il 2030 che, specifica Accenture, potrebbe tradursi per il nostro Paese, se pronto ad accoglierne le potenzialità con nuovi investimenti, in una crescita dell’1,1% del PIL.
Emiliano Papadopoulos, CEO di Allnet.Italia commenta: “L’aspetto su cui ci si interroga è
In tal senso, Allnet.Italia – distributore specializzato in soluzioni innovative nell’IT e nelle telecomunicazioni – costantemente impegnata nello sviluppo di accordi strategici con i vendor più innovativi sul mercato, “schiera in campo” una squadra di partner di eccellenza nell’ambito delle soluzioni per l’Industrial internet of things. In particolare, Monnit, Libelium e Impinj spiccano per le loro gamme di sensori e piattaforme particolarmente avanzate e performanti in grado di garantire, al contempo, un incremento dell’efficienza produttiva ed un risparmio economico.
Monnit è un’azienda specializzata nell’offerta di soluzioni di monitoraggio wireless all-in-one, in
Libelium realizza soluzioni verticali, basate sull’utilizzo di differenti tipologie di sensori, in grado di fornire dati utili ed elaborarli in informazioni di alto livello, allo scopo di ottimizzare l’efficienza dei sistemi con ricadute positive in termini di ritorno sugli investimenti (ROI). I suoi dispositivi, infatti, grazie alla loro tecnologia, sono ideali per essere applicati in molteplici ambiti con diverse finalità di utilizzo, come ad esempio la rilevazione affidabile dei livelli d’inquinamento, permettendo l’attuazione di provvedimenti mirati, oppure la realizzazione di accurate mappature dei parcheggi, in un’ottica di Smart City, per città più sicure ed energeticamente sostenibili. L’offerta Libelium per l’Industria 4.0 consente il monitoraggio del funzionamento dei macchinari, permettendo di intervenire anticipatamente in caso di rottura e fuori servizio. La cattura di parametri all’interno della linea di produzione consente di ottimizzare la produzione garantendo la qualità nel processo di manifattura. Inoltre, l’inserimento di sensori in punti sensibili della linea di produzione, consente di rilevare prontamente comportamenti anomali che potrebbero mettere a repentaglio la salute dei lavoratori e la qualità del prodotto finito.
Le soluzioni intelligenti IoT di Impinj – attivo nella produzione di tag ed antenne RFID Gen2 (Radio Frequency Identification) in banda UHF (Ultra High Frequency) – infine, si collocano nel caso applicativo della gestione inventariale e dell’identificazione di oggetti tramite la lettura dei tag. I sistemi UHF Gen2 consentono la movimentazione di grandi volumi ed elevate quantità di tag e alcune proposte integrano diverse funzioni accessorie, come l’individuazione automatica della posizione dell’oggetto o la determinazione del tipo di transito, in entrata o in uscita. Il Gateway Impinj xArray, ad esempio, permette di monitorare costantemente il posizionamento nello spazio degli oggetti contrassegnati dall’etichetta Rfid e di migliorarne la visibilità all’interno di una struttura o lungo la catena di produzione, agevolando così il lavoro degli operatori e riducendo il rischio umano di errore. Il tracking dei movimenti e l’identificazione degli item consentono, inoltre, di potenziare il sistema di prevenzione della perdita dei singoli elementi. Infine, l’utilizzo congiunto del gateway e della piattaforma ItemSense di Impinj, software che trasforma i dati Rfid rilevati in informazioni data-driven, permette un aggiornamento costante ed in tempo reale dei prodotti stoccati in magazzino, per una produzione sempre efficiente e un miglior servizio al cliente.
Emiliano Papadopoulos conclude “L’IIoT si dimostra, dunque, indispensabile per il comparto industriale e sono numerosi i casi applicativi interessanti, che restano ancora moderatamente diffusi. È questo il motivo che ci ha spinto a puntare sull’IIoT, una tecnologia dalle interessanti possibilità per la crescita economica, che richiede, al contempo, l’expertise di chi, come Allnet.Italia, è in grado di fornire ai propri clienti gli strumenti ed una consulenza specializzata di cui hanno bisogno per poterne trarre il massimo beneficio”.