Quale innovazione, quale ricerca, quale economia per la competitività del sistema paese? Perché l’Italia sul fronte dell’efficienza energetica rimane il fanalino di coda in Europa? Studiosi e tecnici provenienti da Ministero dello Sviluppo, imprese, Confindustria, Enea, Fondazione E. Mattei, università, IRSA, IARE si confrontano oggi su questo tema nell’ambito dalla Seconda Giornata di Studio della XIVa edizione del Premio Sapio per la Ricerca Italiana.
Il luogo scelto, l’Università degli Studi di Pavia, da tempo, insieme ad altre istituzioni, si sta impegnando fortemente su ricerca/energia/ambiente ed è quindi la sede ideale in cui chiamare a raccolta esperti e studiosi per parlare di innovazione, tecnologica e di processo, per la corretta gestione di risorse vitali per l’economia italiana come l’energia, l’ambiente e l’acqua.
“Tutti siamo d’accordo”, commenta Alberto Dossi, Presidente del Gruppo Sapio e promotore del Premio, “nell’asserire che l’innovazione, la ricerca, e oggi in questa sede aggiungiamo l’efficienza energetica, l’ambiente – sono gli elementi determinanti per lo sviluppo del Paese. Per questo, rimandare e attendere ancora non è più possibile! In questi mesi – anzi anni – caratterizzati da una crisi così pesante da togliere fiato e voglia di fare, si è tanto insistito sull’urgenza della ripresa e della crescita e ora non è più possibile aspettare. Il Premio Sapio oggi vuole essere uno stimolo, un quesito costantemente aperto verso i decisori perché adottino quei provvedimenti – ormai improrogabili – per dare concretamente valore alla ricerca, allo sviluppo, all’innovazione”.