Fin dal 1999 l’Associazione Mercurio assegna il premio alle aziende che si distinguono per il contributo dato alla promozione della collaborazione fra Italia e Germania sul piano economico e culturale. La decisione di attribuire questa menzione speciale a Comau è stata presa da una giuria indipendente composta dalle figure più autorevoli del panorama commerciale italiano e tedesco. I 13 giurati hanno tenuto conto di vari criteri, tra cui l’impatto sull’opinione pubblica, il consolidamento dell’immagine e dei brand italiani oltralpe e la capacità di dimostrare uno spirito imprenditoriale improntato al coraggio e all’eccellenza.
La cerimonia di premiazione si terrà presso l’Ambasciata d’Italia a Berlino, alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia, Armando Varricchio, di un’assemblea di dirigenti d’azienda italiani e tedeschi e della stampa internazionale.
“Questo premio dimostra la dedizione di Comau nei confronti del mercato tedesco, che si concretizza attraverso un’attenzione costante a tutti i clienti locali, dalle grandi imprese alle piccole realtà, in qualsiasi settore economico”, ha commentato Volker Buchbauer, Managing Director di Comau Germania. “Motivati dal nostro grande impegno nell’ambito dell’innovazione tecnologica, continuiamo ad assistere i nostri clienti nell’implementazione di soluzioni avanzate per le Smart Factory, in Germania come nel resto del mondo”.
Comau è presente in Germania da oltre 25 anni, con due sedi: Colonia e Böblingen. L’azienda collabora con alcune delle migliori case automobilistiche del paese che producono veicoli tradizionali ed elettrici, oltre che con varie imprese tedesche attive nel campo della robotica e del digitale. Fra queste spicca in particolare Siemens, con la quale Comau ha messo a punto un protocollo di programmazione universale per integrare completamente la propria linea di robot con la Simatic Robot Library di Siemens. Parallelamente, Comau si dedica all’approfondimento delle tematiche dell’innovazione con gli Istituti Fraunhofer e molte altre università tedesche attraverso progetti finanziati da fondi europei, e di recente ha avviato un’iniziativa di ricerca congiunta con l’Università di Heidelberg per studiare nuove, potenziali aree di applicazione per la robotica indossabile.
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