È stata siglata una partnership commerciale tra il laboratorio Tecnolab del Lago Maggiore e Icim Group, il polo di competenze di Anima Confindustria che aggrega diverse società nell’ambito della certificazione e ispezione (Icim SpA), supporto tecnico (TIFQ) e prove, controlli e tarature (TIFQlab e Omeco). Sarà proprio quest’ultimo, il laboratorio Omeco di Monza, a sviluppare le maggiori sinergie con Tecnolab del Lago Maggiore, in un’ottica di collaborazione che mira ad ampliare l’offerta complessiva di prove a disposizione delle aziende clienti rafforzando, nel contempo, il presidio su importanti distretti industriali.
Omeco è un marchio storico nell’ambito testing specializzato nell’industria meccanica, un laboratorio blasonato, di riconosciuta competenza e con il più alto numero di prove accreditate nei settori di riferimento: prove meccaniche e tecnologiche, analisi chimiche e metallografiche, controlli non distruttivi, prove di tenuta, scoppio, corrosione, prove speciali, prove su materiali da costruzione, saldatura, formazione professionale, centro per la taratura degli strumenti. Tecnolab del Lago Maggiore si rivolge a vari settori tecnologici, eseguendo prove, studi e ricerche in quattro principali settori tecnologici: compatibilità elettromagnetica e sicurezza elettrica (industria, domotica, dispositivi medicali, SDA Small Domestic Appliances), meccanico, materiali (rubinetteria, valvole, elastomeri e accessori) e compatibilità elettromagnetica (settore automotive).
Sono realtà che insistono su due aree diverse e complementari, dove sono profondamente radicate alcune tra le eccellenze produttive del nostro Paese. Al netto della crisi, la Lombardia con le sue 100.000 imprese manifatturiere traina il sistema industriale nazionale mentre il distretto di Cusio-Valsesia in Piemonte (a cavallo tra le provincie di Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli) rappresenta il più grande polo mondiale del settore rubinetterie e valvolame (insieme al distretto di Lumezzane-BS) e assicura metà del fatturato dell’intero distretto industriale piemontese.
L’accordo permetterà ai partner di proporre ai rispettivi mercati non solo una più ampia gamma di prove e testing ma anche di offrire servizi complementari a un ricco tessuto industriale, spesso composto da piccole e medie imprese diversificate e dinamiche, proiettate verso i mercati internazionali, orientate alla tecnologia, all’innovazione, alla sostenibilità e a un nuovo approccio di economia circolare che ha bisogno di poter verificare con rapidità ed efficienza la sicurezza e la conformità delle proprie soluzioni.