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Con la missione ExoMars 2016 l’Italia va su MarteERT

La ricerca e la tecnologia italiane sono in prima fila nella missione spaziale destinata a portare l’Europa su Marte. L’Italia è alla guida scientifica e industriale del progetto ExoMars 2016: “Stiamo lavorando a un sogno, così come è stata un sogno la prima missione nella quale un veicolo costruito dall’uomo si è posato sulla superficie di una cometa” ha rilevato a RAInews Roberto Battiston, presidente dell’ASI-Agenzia Spaziale Italiana, che ha rimarcato come le ricadute si prevedono numerose e assolutamente reali e “saranno importanti per tutti i settori della tecnologia“.

La missione è suddivisa in due fasi. Nella prima (il lancio è stato il 14 marzo 2016) una sonda (TGO-Trace Gas Orbiter) resterà nell’orbita di Marte e verrà anche liberato il modulo EDM-Entry, Descent and Landing Demonstrator Module, battezzato ‘Schiaparelli’ dal nome dell’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli che per primo osservò i ‘canali’ di Marte e che contiene la stazione meteo Dreams e altri strumenti. EDM atterrerà su Marte dopo un viaggio lungo nove mesi.
La prima missione ExoMars 2016 servirà per analizzare l’atmosfera di Marte e provare le tecnologie di discesa sul pianeta.
Nella seconda parte della missione, che prenderà invece il via nel maggio 2018, l’obiettivo è portare sul Pianeta Rosso un innovativo rover capace di muoversi e dotato di strumenti per penetrarne e analizzarne il suolo. Il rover scenderà sul pianeta rosso e, con un trapano ad altissima tecnologia, perforerà la superficie del pianeta fino a circa due metri di profondità.

“Finmeccanica è coinvolta dagli anni ’60 nei più importanti programmi spaziali. Dopo il successo della missione Rosetta, che ha visto le tecnologie Finmeccanica atterrare su una cometa, siamo pronti per portare con ExoMars la nostra conoscenza sul Pianeta Rosso” ha affermato Mauro Moretti, AD di Finmeccanica. “Il ruolo di Finmeccanica in ExoMars è di grande rilievo: dai nostri laboratori provengono molte delle tecnologie usate nel programma, come la sofisticatissima trivella che partirà nel 2018 per scavare con la sua punta di diamante il suolo marziano alla ricerca di acqua e di tracce di vita. Finmeccanica è in prima linea in questa grande sfida con tutti i suoi tecnici, le donne e gli uomini che sono ogni giorno impegnati nella ricerca e nello sviluppo tecnologico, vero motore del progresso del nostro Paese”.

“Certo è che siamo di fronte a un appuntamento importante, storico direi” ha sottolineato Donato Amoroso, AD di Thales Alenia Space Italia “per l’industria spaziale in generale e in particolar modo per Thales Alenia Space, che vede protagonista ancora una volta l’alta tecnologia che la caratterizza e contraddistingue, quella competenza ed esperienza derivante da decenni di duro lavoro e dalla partecipazione a numerosi programmi di successo nel campo dell’Esplorazione Spaziale. Il programma ExoMars è il frutto straordinario di una cooperazione internazionale. Dunque il mio ringraziamento va in particolar modo all’Agenzia Spaziale Europea (ESA), all’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e alla loro lungimirante capacità di cooperare in sinergia con la filiera industriale a sostegno del Sistema Paese”.

La navicella si staccherà dal suolo dalla base di Baikonour, in Kazakhstan, con il lanciatore russo Proton; la missione vede la collaborazione fra l’Agenzia Spaziale Europea-ESA e Agenzia Spaziale Russa-Roscosmos. “Fin dai tempi antichi, Marte ha catturato l’immaginazione delle persone, scatenando un grande interesse di scienziati e artisti. Nel corso di due millenni, inoltre, gli europei hanno realizzato molte e importanti osservazioni del pianeta rosso” ricorda l’ESA. La domanda di tutti gli scienziati e non è se su Marte c’è vita. Una possibilità che ha preso corpo nel 19° secolo, proprio in seguito alle osservazioni dell’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli.