Fatturato ed esportazioni in tenuta nel primo semestre del 2013, con aspettative di miglioramenti per la seconda frazione d’anno per la filiera industriale completa del processo alimentare e dell’imballaggio. Sono le indicazioni che giungono dal report congiunturale dell’Osservatorio Ipack-Ima, secondo il quale, pur con lieve ritardo rispetto alla previsioni, sembra avvicinarsi l’uscita dal tunnel delle difficoltà. L’Osservatorio delinea comunque un panorama variegato, considerata l’eterogeneità dei settori e le diverse dinamiche che caratterizzano l’insieme oggetto dello studio congiunturale: numerose imprese seguono una congiuntura positiva, ma non mancano casi di riduzione delle variabili economiche.
Una particolarità che differenzia l’Osservatorio Ipack-Ima dall’Istat e dagli altri centri di ricerca economica consiste nel fatto che l’analisi del grande comparto della meccanica strumentale italiana viene condotta con approccio disaggregato per “settore di destinazione” dei macchinari e non solo con riferimento al “settore di produzione” degli stessi. “Quest’aspetto è molto apprezzato dai nostri stakeholders – afferma Guido Corbella (AD di Ipack-Ima Spa) -. Il confronto fra il punto di vista dei produttori di tecnologie e quello degli utilizzatori fa emergere dati di estremo interesse e del tutto originali. Dal debutto del 2011 ad oggi il campione di riferimento dell’Osservatorio cresce e diventa sempre più significativo – aggiunge Corbella -. Sulla base di questo risultato stiamo moltiplicando il nostro impegno per un’affermazione sempre più autorevole dell’Osservatorio come punto di riferimento delle analisi e delle valutazioni congiunturali dell’industria di riferimento di IPACK-IMA”.
Le filiere industriali complete su cui lavora l’Osservatorio Ipack-Ima sono quelle dei nove comparti (Beverage, Chemicals Industrial & Home, Confectionary, Dairy, Grain Based Food, Hygiene & Beauty, Meat, Vegetable & Fruit e Pharma) relativi alle Business Community della fiera omonima (la cui prossima edizione si terrà nel 2015 in Fieramilano). “Ciò va oltre l’analisi dei soli costruttori di macchinari e valorizza lo stretto collegamento esistente tra i fornitori di componenti/semilavorati e gli assemblatori di macchinari – spiega il prof. Giampaolo Vitali, del Gruppo Economisti d’Impresa -, rapporto che viene individuato nella letteratura economica come uno dei punti di forza del nostro sistema industriale”.