Sono da poco stati resi noti i risultati della prima edizione dell’Osservatorio Intralogistica, nato per iniziativa di Intralogistica Italia, realizzata in collaborazione con Largo Consumo, main media partner dell’iniziativa, GEA-Consulenti di Direzione e l’Università di Parma, che hanno curato la parte scientifica dell’indagine condotta intervistando oltre un centinaio di suppy chain manager di aziende end-user dei settori food, fashion e beni durevoli della produzione e della distribuzione.
L’Osservatorio è stato sostenuto da alcune importanti realtà del panorama industriale: Crown Lift Trucks, Dematic, Fives Intralogistics, Kardex Italia, Incas, Eurofork e S.P.E. Elettronica Industriale.
“Qual è lo stato attuale di adozione di soluzioni di logistica 4.0 nell’ambito del mondo produttivo e della distribuzione di prodotti del largo consumo?” Questa la domanda al centro dell’indagine e su cui ruotava questo primo Osservatorio, che si pone l’obiettivo ambizioso di dare l’input di partenza a un monitoraggio regolare, finora assente e a diventare uno strumento di conoscenza e analisi per lo sviluppo di riflessioni sul campo.
Sulla base delle risposte raccolte e la successiva analisi dei dati da parte dei due partner scientifici, è stato possibile elaborare un documento che mette in luce le attuali dinamiche del mondo della logistica interna in Italia ed evidenzia quanto tra i fattori impattanti, o potenzialmente tali, sull’organizzazione del magazzino al primo posto ci sono proprio l’e-commerce e l’omnicanalità (20% delle risposte), seguiti dalla riduzione dei livelli di scorta (18%) e dalla ricerca di efficienza produttiva (17%).
Nell’ambito della riorganizzazione del magazzino, l’introduzione di nuove tecnologie e la modifica dei percorsi dei flussi rappresentano le due principali operazioni messe in atto (42 e 40%). Nel primo caso, l’implementazione di software Warehouse Managing System ha costituito il 91% delle risposte, seguito dal 46% di soluzioni automatiche per lo stoccaggio.
Negli ultimi anni le aziende hanno raggiunto un elevato livello di dotazioni tecnologiche ma, come si sottolinea nel report, c’è ancora molta strada da fare. Gli intervistati segnalano come aree di potenziamento i sistemi avanzati di lettura (59%) e i terminali RF wireless di ultima generazione (55%), mentre i gestionali WMS e le soluzioni automatizzate per lo stoccaggio risultano essere al terzo posto (53%).
È interessante sottolineare che ad affrontare questo tipo di trasformazione tecnologica sono le aziende che hanno fatto ricorso a mezzi propri (58%), senza sfruttare le agevolazioni fiscali previste per l’automazione in una logica di Industria 4.0 (42%). Anche l’outsourcing sul piano consulenziale risulta essere una soluzione sistematica soltanto per il 2% degli intervistati. Esternalizzare le attività di magazzino comporta diversi vantaggi ma l’operatore in conto terzi deve avere un approccio di gain sharing verso il committente (48%).
Infine, il tema energia ricopre per gli intervistati un ruolo fondamentale: il 57% delle aziende ha impianti di cogenerazione, il 33% ha raggiunto un’autonomia oltre il 33% e tra le soluzioni meglio rispondenti a esigenze di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico l’illuminazione Led precede, con il 26%, il fotovoltaico (22%).
La tavola rotonda organizzata in occasione della presentazione dello studio, dal titolo “Magazzino 4.0 – Supply Chain & Warehouse Management al centro di una rivoluzione?”, ha visto il coinvolgimento di sei relatori: Roberto De Gasperin – General Manager di Crown Lift Trucks; Mauro Corona – Country Sales Manager di Dematic Italia; Stefano Cavezzale – Chief Sales Officer di Fives Intralogistics; Elena Bassoli – Responsabile Trasporti e Logistica di Sigma Realco; Marco Porzio – Supply Chain Director of South European Region di Nestlé Purina; Lucio Morini – Supply Chain Manager di Gabbiano.
La moderazione degli interventi è stata affidata ad Armando Garosci, Responsabile Sviluppo Progetti Editoriali di Largo Consumo.
“Le nuove tecnologie a guida laser (LGV) unitamente a una sempre maggior facilità di integrazione delle macchine di campo (IoT, PLC) con i sistemi informativi aziendali (ERP) stanno rendendo l’automazione dei magazzini di fabbrica e dei centri distributivi sempre di più di rapida implementazione e interessanti da un punto di vista economico/prestazionale senza la necessità di scendere a significativi compromessi in termini di flessibilità e scalabilità” (Marco Porzio, NPP Southern Region Supply Chain Head Nestlè Purina Italia).
“Da sempre l’industria ha avuto bisogno di adeguate infrastrutture logistiche per poter soddisfare nel migliore dei modi le esigenze dell’utilizzatore o del consumatore del proprio prodotto… Oggigiorno le parole chiave sono indubbiamente “efficienza” e “flessibilità” e per poter applicare questi concetti la logistica ha dovuto trovare nuovi flussi e nuovi modelli organizzativi, coadiuvati dal supporto sempre più spinto dei sistemi informativi” (Lucio Morini, Supply Chain Manager, Gabbiano)
“La rapida evoluzione dell’e-commerce sta avendo un impatto formidabile sull’organizzazione della logistica delle aziende e su tutta la loro supply chain. Flessibilità ed efficienza sono un must. Le soluzioni smart, basate sull’automazione di magazzino di ultima generazione sono la giusta risposta per sfruttare al meglio questo cambiamento che è anche una grande opportunità per migliorare la posizione competitiva sul mercato” (Stefano Cavezzale, Chief Sales Officer di Fives Intralogistics)
“Il ricorso all’automazione è ormai imprescindibile e questo porta a studiare l’edificio del centro distributivo tenendo conto delle esigenze dei sistemi di automazione e non il viceversa. Il software sta sempre più diventando la chiave di volta dei sistemi di automazione” (Mauro Corona, Country Sales Manager di Dematic Italia)
“Diversi segnali indicano che il settore della logistica sarà un mercato in continua crescita soprattutto in Italia caratterizzato, oltre che dalla espansione (forse sarebbe meglio chiamarla esplosione) della logistica dell’ultimo miglio e dei volumi di prodotti processati, dalla terziarizzazione di processi e, in generale, della logistica di ritorno” (Roberto De Gasperin, General Manager di Crown Lift Trucks)
“L’automazione dovrebbe mirare a ridurre le attività a basso valore aggiunto e dare priorità a sistemi che portino maggiore flessibilità e maggiore saturazione nella gestione degli spazi e migliorino la gestione dei basso rotanti” (Elena Bassoli, Responsabile Trasporti e Logistica Sigma Realco)
Attraverso un osservatorio permanente, Intralogistica Italia, fiera triennale organizzata da Hannover Fairs International e interamente dedicata alla logistica interna, in programma dal 4 al 7 maggio 2021 a Milano all’interno del contesto de The Innovation Alliance, che vede coprotagoniste Ipack-IMA, Plast, Print4All e Meat-Tech, desidera offrire a provider ed end-user la possibilità di dialogare in piena libertà e contemporaneamente rimanere agganciata al mercato durante gli anni di fermo fiera.
Andreas Zuege, General Manager di HFI, sostiene l’importanza che ha avuto il trovare uno strumento d’analisi che consentisse alla fiera di rispecchiare l’esigenza del mercato a cui si rivolge e aggiunge: “Per realizzare l’Osservatorio è stato necessario individuare partner con le necessarie competenze, in primo luogo nel settore dei beni di largo consumo”.
Sull’Osservatorio Tito Zavanella di GEA-Consulenti di Direzione, è convinto che: “Questa centralità del magazzino, collegata alle grandi trasformazioni in atto, è stata da stimolo per organizzare un Osservatorio mirato, mettendo a fattore comune punti di vista ed esperienze di tutti gli stakeholder che, a diverso titolo, devono affrontare queste sfide. L’obiettivo è creare un think tank nel quale dare voce a più prospettive, monitorare quello che le aziende stanno facendo o pensano di fare in un immediato futuro piuttosto che cogliere aspettative non colte o gap di conoscenza”.
“Gli elementi più importanti che dovrebbero guidare la scelta di una soluzione tecnologico-operativa per la logistica di magazzino sono l’avanguardia e l’ergonomia della soluzione e la rapidità di ritorno dell’investimento”: queste le parole di Massimo Bertolini, professore presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale presso l’Università degli Studi di Parma. La collega Eleonora Bottani, Professore Associato Dipartimento di Ingegneria e Architettura, prosegue affermando: “I fattori rilevanti che hanno avuto in passato e che potrebbero avere in futuro un impatto sull’organizzazione del magazzino delle aziende intervistate sono equamente ripartiti tra i seguenti: e-commerce e omnichannel, riduzione dei livelli di scorta, incremento dell’efficienza operativa mediante un maggior controllo di tutte le operazioni”.
Scarica qui il report completo della I edizione dell’Osservatorio Intralogistica