Oracle Italia parteciperà al “Forum del Software Industriale”, l’evento promosso da ANIE Automazione e Messe Frankfurt che si terrà il 6 febbraio prossimo a Milano, presso il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci (Sala delle Cavallerizze).
L’azienda contribuirà al tavolo di lavoro dedicato al tema dello Smart Manufacturing, con un intervento che delineerà la sua visione sul settore e i principali trend di innovazione, legati in particolare al cloud e all’integrazione delle tecnologie emergenti come l’AI e il machine learning.
I partecipanti al Forum potranno approfondire la proposta dell’azienda incontrando i suoi esperti presso uno spazio dedicato nell’area espositiva. Tra le innovazioni proposte da Oracle e basate sulla disponibilità di applicazioni e piattaforme dedicate in cloud, in particolare, ci sono suite di applicazioni che integrano nativamente funzionalità di Intelligenza Artificiale e il concetto di Blockchain; sarà inoltre possibile scoprire il framework per la Smart Connected Factory sviluppato dall’azienda.
Smart Connected Factory: innovazione cloud per la competitività del manifatturiero
Il modello di fabbrica connessa e intelligente proposto da Oracle individua come elemento abilitante la possibilità di integrare sia il livello del campo (dominio dell’automazione e delle tecnologie operative) con i diversi anelli della supply chain, e a livello ancor più alto con i processi di business (ERP).
Attuando questa integrazione le aziende manifatturiere ottengono la possibilità di sfruttare tutte le informazioni disponibili – provenienti dall’interno ma anche all’esterno dell’organizzazione – per potenziare le proprie capacità decisionali, per avere maggior accuratezza, capacità di agire e reagire in tempo reale e accelerare l’innovazione.
La Smart Connected Factory è il modo in cui Oracle, facendo leva sul cloud come piattaforma abilitante, vuole dare alle aziende le carte giuste per vincere una partita complessa ma decisiva.
Oggi l’evoluzione del mercato e la digitalizzazione hanno permesso a nuovi player di farsi spazio, ad esempio proponendo modelli di business basati sulla servitizzazione; inoltre, il cliente finale ha acquisito una centralità che tradizionalmente non aveva in ambito manifatturiero, grazie a possibilità di feedback e di disintermediazione (pensiamo all’e-commerce) che lo trasformano da anello finale della catena del valore a soggetto che dialoga con la catena del valore, influenzandola.