Come trovare le giuste risposte strategiche, tecnologiche ed organizzative per dominare la crescente complessità del Manufacturing? Se ne è parlato ieri a Milano nel corso dell’evento Advanced Manufacturing Strategies organizzato da Business International (Fiera Milano Media). Moderata dal prof. Fabio Candussio dell’Università di Udine, la giornata è stata un’occasione unica di analisi, approfondimento e confronto sul futuro del Manufacturing e sulle modalità con cui le aziende stanno rimodulando strategie, processi e ruoli.
La platea, composta da costruttori di macchine e impianti manifatturieri, ha visto alternarsi sul palco rappresentanti dei fornitori di tecnologie e utilizzatori finali, che hanno proposto alla platea approfondimenti tecnologici e applicativi su tutti i temi che ruotano intorno al concetto di Smart Manufacturing: Industrial IOT, smart factory, additive manufacturing, big data, tecnologie indossabili, digitalizzazione, realtà aumentata, robotica e automazione avanzata.
Gli interventi
Roberto Siagri (Eurotech), Marcello Ferrero (Dassault Systèmes), Gianluca Sacco (Siemens PLM), Massimiliano Oddi (Accenture) e Marco Genta (SedApta) hanno parlato di smart device, digitalizzazione, robotica collaborativa, additive manufacturing, simulazione ed “esperienza di business”, smart planning, change management e servitization.
Nella seconda sessione, dopo un intervento di Nobuyuki Tamaru di JMAC Europe, che ha raccontato l’evoluzione della smart factory in Giappone e portato l’esempio di Komatsu, hanno preso la parola Danilo Giorni, manufacturing finance & supply chain director di Eli Lilly Italia, Alberto Negrini, Procurement Director di Nestlè Italia, Silvio Giordano di Riello Group e Filippo Di Quattro, direttore operations di Basf. In questa sessione si è discusso di come lo smart manufacturing possa influenzare i diversi processi aziendali, dalla gestione della supply chain agli acquisti, fino alla logistica.
Nel pomeriggio, dopo un intervento di Antonio Canini di Autodesk sulla “product intelligence” e sul Cloud manufacturing, Daniele Salati Chiodini (Minerva Omega Group) e Roberto Lazzarini (Carpigiani) hanno raccontato le proprie esperienze di costruttori di macchine per il settore alimentare. Entrambe le aziende hanno deciso di scommettere sui servizi avanzati e sull’assistenza.
Gli ultimi interventi sonos stati a cura di rappresentanti di aziende dell’automotive e dell’aerospaziale. Si è parlato di sistemi Scada per il presidio continuo delle macchine, di additive manufacturing nel comparto aeronautico, dei processi flessibili in Fiat Chrysler e della produzione in serie di motori aeronautici.
“La complessità aiuta il business di chi la sa sfruttare”, ha concluso il prof. Candussio. “Senza dimenticare che lo smart manufacturing richiede smart organization e smart people. L’intelligenza non si può delegare alle macchine”.
Una sintesi più dettagliata della giornata sarà pubblicata sul numero di Novembre/Dicembre di Automazione e Strumentazione.
Franco Canna