La giuria è rimasta colpita dalla nuova soluzione di packaging, unica nell’industria elettronica, che è stata implementata da Farnell nel settembre 2009 e sostituisce l’imballaggio in polietilene per quasi 3,6 milioni di ordini consegnati ogni anno in Europa.
L’imballaggio è in grado di diventare composto industriale o dissolversi in acqua calda, utilizzando una tecnologia brevettata ed esclusiva di Farnell, che permette la completa biodegradabilità garantendo lo stesso livello di protezione dei sacchetti antistatici standard.
L’alcol polivinilico (PVOH), noto per le caratteristiche di solubilità e l’impiego per evitare la diffusione d’infezioni nei settori di assistenza sanitaria e agricoltura, è stato preso in esame per le proprietà antistatiche e i benefici ambientali. Una volta accertata l’opportunità, l’azienda ha brevettato e sviluppato il prodotto in collaborazione con Antistat, azienda specializzata in imballaggi.
Stefano Noseda, general manager Farnell Italia, ha commentato così la vittoria: “Siamo davvero lieti di aver ricevuto questo riconoscimento importante. Farnell ha a cuore la responsabilità sociale e ricicla oltre l’80% dei propri rifiuti nel Regno Unito: stiamo studiando come estendere questo impegno e aiutare i nostri clienti a ridurre la quantità di rifiuti”.
La società ha in programma di estendere questo nuovo imballaggio ai magazzini in Asia e Stati Uniti e ad altri produttori con cui collabora, e questa soluzione è già disponibile per l’acquisto sui 40 siti globali. Diversi produttori hanno già mostrato interesse nei confronti di questa soluzione e stanno esaminando eventuali requisiti specifici per la propria impresa. Il prodotto è inoltre in ulteriore sviluppo per capire come il materiale possa essere utilizzato in futuro e come si possa ridurre l’impatto ambientale dell’industria elettronica.
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