L’ultima versione del sistema di automazione di processo PlantPAx di Rockwell Automation consente alle aziende che operano nei diversi settori industriali di migliorare l’efficienza degli operatori grazie a procedure automatizzate e a funzionalità avanzate di visualizzazione e di integrazione con gli skid di processo.
Le nuove funzionalità migliorano ulteriormente il sistema PlantPAx che integra il controllo di processo, la parte elettrica, le informazioni e la sicurezza in un’unica infrastruttura. Questa combinazione consente di ridurre il Total Cost of Ownership (TCO) e di offrire un sistema altamente distribuito ed economicamente vantaggioso.
Il nuovo Sequencer disponibile con la soluzione PlantPAx consente alle aziende di automatizzare in modo estremamente semplice le procedure, di eseguire modifiche al sistema e azioni in sequenza tramite faceplate disponibili a livello di interfaccia uomo-macchina (HMI). Ciò significa che in caso di modifiche al processo o di eventi anomali, la sequenza può essere modificata direttamente dalla pagina HMI da un utente in possesso dei diritti di accesso appropriati, senza dover attendere l’intervento di un esperto del sistema di controllo per modificare il codice della procedura.
“Il nuovo Sequencer disponibile con la soluzione PlantPAx, elimina la necessità di configurazioni custom-coded per automatizzare le procedure dei processi continui”, spiega Jason Wright, PlantPAx product manager , Rockwell Automation . “E ‘ intuitivo e l’interfaccia user-friendly consente agli operatori di individuare e comprendere le indicazioni necessarie rendendo le procedure ripetibili e più facili da tracciare”.
Il sistema PlantPAx aumenta ulteriormente l’efficienza degli operatori grazie ad un HMI toolkit completo per la progettazione delle pagine grafiche e ad un sistema avanzato di gestione allarmi basato sullo standard ISA 18.2. Questo consente all’operatore di concentrarsi direttamente sul processo stesso, riducendo così i tempi di fermo e gli incidenti di sistema. Questa nuova versione del sistema PlantPAx aggiunge all’Operator Workstation in versione standalone, alcune nuove funzionalità di integrazione che permettono alle aziende una maggiore flessibilità nella progettazione dell’impianto – in particolare nell’integrazione di skid dislocati in vari stabilimenti nel mondo.
“Nell’industria si è soliti utilizzare gli skid di processo per velocizzare la linea e per ampliare l’impianto in modo da ridurre il time-to -market”, afferma Wright . “Tuttavia, l’integrazione di questi skid di processo in un tradizionale sistema di controllo distribuito (DCS) può comportare una maggiore complessità oltre che un aumento dei costi. Infatti, per gli utenti finali i costi di integrazione per un DCS tradizionale ammontano al 50/60 per cento del costo totale del progetto”.
Ad esempio l’integrazione degli skid richiede spesso una mappatura dei dati personalizzata o una duplicazione del codice nel DCS ma non è il caso del sistema PlantPAx – il controllore dello skid può essere aggiunto al sistema come controllore nativo. Le funzionalità avanzate dell’Operator Workstation in versione standalone consentono di ridurre i costi di integrazione permettendo allo skid di condividere le risorse infrastrutturali comuni, come ad esempio gli account utente e le impostazioni di sicurezza, senza nulla togliere all’indipendenza delle applicazioni. Questo consente alle aziende di sfruttare le competenze applicative specifiche dei diversi fornitori di skid e di disporre, nel contempo, di una esperienza operatore coerente.