Nozze d’argento tra misura e automazione

 
Pubblicato il 30 ottobre 2001

Col lancio di nuovi prodotti ma anche con nuove promettenti partnership, come quella
con Siemens.

E con l’obiettivo di rendere “omnipresent” il già celebre LabView e di diffondere il Measurement Networking.

Lo scorso agosto Austin, Texas, è stata palcoscenico della tradizionale convention di National Instruments (denominata ormai convenzionalmente NIWeek) che ha chiamato a raccolta, come sempre, clienti, sviluppatori ed anche semplici curiosi del mercato del test e della misura.

La scelta temporale non è certo stata casuale, poiché il tutto è stato ambientato in un periodo caratterizzato da un tasso di sviluppo a crescita molto rallentata e diluita, e da crolli d’investimenti da parte delle aziende nell’ordine del 14,6% (fino a punte del 15,1%), in particolare nel settore dell’elettronica e del software.

Tale flessione, inedita dal 1983, è responsabile delle conseguenze evidenziate quotidianamente dai mercati della borsa.

Quest’anno si sono festeggiate le “nozze d’argento” tra National Instruments e il mondo dell’automazione.

E se il mercato americano ci aveva preoccupato, la partecipazione a questo evento ci ha aperto gli occhi verso orizzonti e realtà ben diversi dagli scenari poco rassicuranti del marketing.

Con un fatturato che dal 1997 ha avuto un aumento esponenziale, l’azienda ha concluso il 2000 attestandosi sui 410 milioni di dollari, grazie alle sue 35 sedi sparse nel mondo, ai centri di ricerca dislocati tra Europa, Asia e Stati Uniti, ai 2600 dipendenti guidati e rappresentati da un presidente considerato da ben tre anni consecutivi dal Worth Magazine tra i cinquanta migliori Ceo d’America.

Nel suo discorso iniziale, 25 Years of Innovation, James Truchard (Presidente Ceo e cofondatore) ha posto l’attenzione sui 25 anni attività, impegnati nella ricerca e nello sviluppo, incentrati sulla valorizzazione delle risorse umane e sulla finalità costante alla realizzazione del meglio che la tecnologia mette a disposizione.

Su questa base è stata presentata una nuova collaborazione di grande prestigio: dopo la partnership con Microsoft è stato ufficializzato in una speciale conferenza stampa l’accordo che legherà per i prossimi anni National Instruments a Siemens, dove vedremo la tecnologia Simatic S7 interfacciata con il programma di programmazione grafica per eccellenza: LabView6i.

Questa collaborazione nasce dalla necessità di fornire alle rispettive clientele la collaudata affidabilità hardware della linea Simatic con un software di facile utilizzo, con caratteristiche di sicurezza e di collaudo tali da poter permettere un agevole controllo del processo.

È facile pensare che dietro a questa partnership ci sia molto di più di un semplice supporto software al gigante tedesco; ma di questo potremo saperne di più solo tra qualche mese, quando si avranno le prime risposte da parte dei mercati.

Se saranno come quelle viste con Microsoft, si apriranno certamente nuovi segmenti di mercato per National Instruments.

Novità per il real time e la programmazione

Durante l’evento sono stati presentati due prodotti molto attesi: FieldPoint 2000 e Measurament Studio 6.0.

FieldPoint 2000 nasce da un’esperienza di due anni nel campo del real time e dalla richiesta da parte del mercato di soluzioni embedded tecnology.

Si tratta di un prodotto veramente flessibile grazie ai tanti moduli a corredo (I/O, AO, AI, termocoppie ecc.) e all’uso di una porta seriale per il collegamento con altri strumenti che, associati ad un controllo deterministico del processo, sono particolarmente indicati per applicazioni critiche.

Un esempio classico è offerto dal mondo dell’automotive ove sono richieste simulazioni sempre più esasperate e veloci con interfacciamento verso il bus Can.

Su questo prodotto si è soffermato anche Truchard nel suo discorso, evidenziando che su di esso si sono concentrate le principali tecnologie attualmente disponibili, quali: sistemi embedded ancora più intelligenti e di ridotte dimensioni, l’utilizzo di Ethernet nella produzione, applicazioni abilitate per il Web e l’integrazione tra l’ambiente di produzione e quello di collaudo.

La nuova versione di Measurament Studio 6.0 è il prodotto dedicato ai programmatori di linguaggio strutturato C, nella versione applicata al mondo del test e della misura, tanto che con questa nuova forma sono implementate alcune funzionalità di visione artificiale e controllo assi.

Infatti, grazie alla completa compatibilità con i dispositivi hardware, è possibile realizzare delle applicazioni multifunzione particolarmente complesse quali ad esempio un sistema automatico con funzioni di controllo assi, acquisizione dati ed ispezione ottica per il test di segnali elettrici, individuazione dei componenti mancanti e il controllo delle etichette sulle confezioni dei prodotti.

Naturalmente sono stati presentati altri prodotti, anche se FieldPoint 2000 e Measurement Studio 6.0 sono state un po’ le stelle di questa edizione di NIWeek.

Non è mancata ad esempio, la presentazione dei nuovi sistemi Pxi alla cui piattaforma, nata nel 1997, aderiscono a tutt’oggi ben 62 aziende.

La gamma di prodotti Pxi ha un notevole successo anche nel mercato europeo: sono stati ultimamente rilasciati ben 36 nuovi moduli tra cui moduli per fibre ottiche, moduli digitalizzatori, moduli Dmm ed anche un controllore Rt.

Attualmente il più veloce microprocessore montato a bordo di un sistema Pxi è un Pentium III di Intel, particolarmente utilizzato nei sistemi di test delle apparecchiature degli elicotteri, aerei e nei sottomarini.

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