La strumentazione modulare PXI di NI e le possibilità offerte da LabView hanno caratterizzato il keynote del secondo giorno di NI Week. Gli spettatori presenti ad Austin (Usa) hanno potuto assistere all’intervento di Jeff Kodosky, figura storica di National Instruments, di cui è cofondatore. Kodosky, che è anche uno dei padri del software LabView, ha spiegato come il Graphical System Design (GSD) abbia dato la possibilità a ricercatori, tecnici e scienziati di progettare e realizzare sistemi complessi di strumentazione in maniera molto più veloce e intuitiva, accelerando e rendendo più efficiente il lavoro di ricerca e di sviluppo.
LabView, la cui prima versione ha visto la luce nell’ormai lontano 1986, ha costituito fin dall’inizio uno strumento di cui è stata chiara l’utilità nel semplificare lo sviluppo di applicazioni di raccolta dati e di controllo in ambito scientifico, cosa che ha consentito e stimolato lo sviluppo di questo software sin dalla sua seconda versione.
I lavori che hanno beneficiato dell’interfaccia grafica e delle risorse di sviluppo offerte LabView sono numerosissimi e Kodosky ha ricordato alcuni esempi recenti, che spaziano dalle scienze biologiche, alle nanotecnologie fino ad arrivare alla fisica delle particelle. Per citare solo alcune applicazioni: la visualizzazione 3D di cellule seminali umane, la mappatura delle sinapsi e degli assoni neurali, la diagnostica 3D funzionale, lo sviluppo di laser nell’ordine dei PetaWatt, di sistemi di raffreddamento laser e di nuovi acceleratori basati su laser-plasma.
Le numerose applicazioni nell’ambito della ricerca di base rendono bene l’idea delle possibilità offerte dal software LabView, ma costituiscono anche delle prove estreme dell’efficacia della strumentazione modulare PXI e dei moderni sistemi di controllo, come gli NI cRio, nel gestire sistemi complessi e fornire prestazioni elevate, come la sincronizzazione precisa e la connettività veloce.
Kodosky ha dimostrato come, a partire dal 1986, le pubblicazioni tecniche e scientifiche di lavori svolti con LabView siano aumentate costantemente, fino ad arrivare a livelli quasi esponenziali negli ultimi anni. Tutto questo non stupisce, visto che LabView permette di gestire, programmare e configurare la strumentazione e consente anche di sviluppare sistemi di controllo ad alte prestazioni, ricorrendo a strumenti prevalentemente grafici e intuitivi.