A NIWeek 2017, National Instruments presenta LabVIEW NXG 1.0, come la nuova generazione del software di progettazione, in grado di portare la produttività della piattaforma anche verso i non esperti di programmazione
Tra le diverse novità presentate ufficialmente oggi da NI, nella seconda giornata dell’evento NIWeek, dedicato a clienti e partner, LabVIEW NXG 1.0 (nella foto) rappresenta il tassello chiave della visione strategica della casa di Austin. Obiettivo mettere nelle mani di ingegneri, sviluppatori, scienziati uno strumento sempre più potente e di uso intuitivo, per affrontare anche le sfide più ardue di ingegnerizzazione dei sistemi. Queste sfide oggi spaziano in molti campi, e si chiamano 5G, Internet of Things (IoT), veicoli a guida autonoma, solo per citarne alcune.
Jeff Kodosky (nella foto), Cofounder e Business e Technology Fellow di NI, e conosciuto come il ‘padre di LabVIEW’, spiega come, attraverso LabVIEW NXG 1.0 si passa a un nuovo approccio nell’automazione della misura, che abilita i diversi esperti di settore a focalizzarsi su ciò che conta di più, cioè la risoluzione del problema, non l’uso dello strumento. Diventa così possibile accelerare la produttività e la capacità d’innovazione.
Come l’avvento dei fogli di calcolo ha aiutato ad automatizzare molte operazioni, aggiunge Kodosky, LabVIEW deve diventare “uno strumento per tutti gli ingegneri, che devono risolvere problemi anche nelle applicazioni più sfidanti, e ciò grazie a un ambiente di programmazione grafico”. Per lungo tempo, dice ancora Kodosky, NI si è focalizzata sul rendere possibili ulteriori operazioni con LabVIEW, invece di puntare ad aiutare gli ingegneri a automatizzare le misure con rapidità e facilità. Ora, con l’introduzione di LabVIEW NXG, completamente ridisegnato, si sta proprio indirizzando questo obiettivo. E, con tale approccio, anche applicazioni più complesse possono beneficiare della capacità di programmazione grafica del linguaggio G di LabVIEW.
La release 1.0 di LabVIEW NXG, dichiara NI, aiuta gli ingegneri a eseguire le misure con gli strumenti da banco incrementando in modo notevole la loro produttività, attraverso nuovi workflow che rendono la programmazione opzionale, e permettono di acquisire e analizzare in maniera iterativa i dati di misura. Tali workflow, precisa la società, consentono in sostanza di semplificare l’automazione costruendo il codice necessario, senza richiedere intervento dell’utente.
LabVIEW NXG introduce anche un editor reingegnerizzato, in grado di estendere ulteriormente l’apertura di LabVIEW, integradolo con un più ampio insieme di linguaggi e migliorando la produttività della programmazione.