L’Intergruppo parlamentare per l’innovazione tecnologica, un gruppo trasversale di Deputati e Senatori impegnati per favorire lo sviluppo tecnologico, ha presentato alcuni emendamenti alla Legge di Stabilità, in fase di discussione in Parlamento, con l’obiettivo di supportare l’adozione di nuove tecnologie.
Uno di questi emendamenti (Prima firmataria Galgano, poi Basso, Bruno Bossio, Bargero, Quintarelli, Coppola, Gadda, Carrozza, Galli, Mucci) è relativo alla parte del provvedimento che riguarda gli incentivi all’ammodernamento dei macchinari:
“46. Ai fini delle imposte sui redditi, per i soggetti titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria, il costo di acquisizione è maggiorato del 10 per cento. Per i soggetti titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni che, dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016, effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi integrati e interconnessi tra di loro attraverso una rete e in grado di generare uno scambio di dati, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria, il costo di acquisizione è maggiorato del 70 per cento”.
Mentre il testo originale prevedeva un aumento degli ammortamenti sull’acquisto di beni strumentali nuovi pari al 40%, con questa modifica si porterebbe la sopravvalutazione del valore di ammortamento del bene acquisito al 70%, condizionandolo però al fatto che il bene acquisito rientri nella categoria dei “beni materiali strumentali nuovi integrati e interconnessi tra di loro attraverso una rete e in grado di generare uno scambio di dati”.
Un’iniziativa che, qualora vada in porto alla fine dell’iter parlamentare della Legge di Stabilità, incentiverebbe di fatto l’acquisto di macchinari “Industry4.0-ready”.