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Nel secondo trimestre prosegue la crescita degli ordini di macchine utensili (+21,2%)ERT

Alberto Tacchella: “La ripresa del consumo di sistemi di produzione anche sul mercato interno ha sicuramente ridato slancio al settore. Resta il fatto, però, che i costruttori italiani non riescono a trarre beneficio dal favorevole momento economico a causa della forte compressione sui prezzi”.

Nel secondo trimestre 2007, l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-Sistemi per Produrre, ha registrato un incremento del 21,2% rispetto al periodo aprile-giugno 2006, attestandosi a un valore assoluto pari a 94,9 (base 2000=100).

Con riferimento al mercato domestico, l’indice degli ordinativi raccolti dai costruttori italiani è risultato in crescita del 14,9% rispetto allo stesso periodo del 2006 per un valore assoluto pari a 81,1. Nonostante questo incremento, il valore assoluto dell’indice degli ordinativi interni del secondo trimestre, risulta ancora inferiore a quello dell’anno base (secondo trimestre 2000: 108,8) e al di sopra del valore medio degli ultimi undici anni (65,3).

Sebbene l’andamento degli ordinativi raccolti sul mercato interno risulti in crescita da sette trimestri consecutivi, solo ora, alla luce delle rilevazioni dei primi due trimestri 2007 in cui l’indice segna un incremento a doppia cifra, è possibile confermare la ripresa del mercato domestico.

Buona la performance messa a segno dai costruttori italiani anche sui mercati stranieri ove gli ordini raccolti nel secondo trimestre dell’anno in corso sono risultati in crescita del 25,8% rispetto al periodo aprile-giugno 2006, raggiungendo un valore assoluto pari a 104,5. Se si esclude un solo trimestre negativo, gli ordinativi raccolti dai costruttori italiani sui mercati stranieri risultano in crescita da inizio 2004.

A livello complessivo, nei primi sei mesi dell’anno in corso, l’indice degli ordini ha registrato un incremento del 24% rispetto allo stesso periodo del 2006, in virtù del positivo riscontro ottenuto sia sul mercato domestico (+28,4%), sia sull’estero (+19,6%).

Alberto Tacchella, presidente Ucimu-Sistemi per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, ha così commentato: “I dati elaborati dal nostro Centro Studi e Cultura di Impresa dimostrano la ripresa dell’industria italiana della macchina utensile e, più in generale, dell’intero manifatturiero del paese che è tornato a investire in beni strumentali”.

“La ripresa del consumo di sistemi di produzione anche sul mercato interno ha sicuramente ridato slancio al settore. Resta il fatto, però, che i costruttori italiani non riescono a trarre beneficio dal favorevole momento economico a causa della forte compressione sui prezzi e a causa delle difficoltà che ancora incontrano nel presidiare i mercati più lontani”.

“La buona performance messa a segno dalle imprese italiane all’estero – ha proseguito Alberto Tacchella – è determinata principalmente dai positivi riscontri raccolti nelle tradizionali aree di sbocco dell’offerta italiana. Anche i dati di commercio estero relativi ai primi tre mesi del 2007 evidenziano, infatti, un forte incremento delle vendite in Germania (+84,6%), Stati Uniti (23,4%) e Francia (+16,3%), cui si contrappone un rallentamento delle consegne in alcuni dei mercati emergenti quali Cina
(-19,1%) e India (-20%)”.

“In altre parole, il presidio dei mercati più distanti, sia in senso geografico che in senso culturale, è ancora piuttosto complesso per i piccoli costruttori italiani. Ecco che allora occorre l’intervento del sistema paese affinché supporti le imprese nell’ingresso e nel mantenimento del controllo anche in queste aree”.

“Occorre – ha proseguito Tacchella – un segnale chiaro e deciso da parte del sistema paese affinché dimostri l’intenzione e l’interesse di consolidare la ripresa avviata. Le imprese italiane hanno ora necessità di essere supportate nei processi di ristrutturazione organizzativa e finanziaria che, congelati nel periodo di crisi appena concluso, non posso più essere posticipati”.

“A livello complessivo, siamo concordi con le principali linee esposte nel documento di Programmazione economico finanziaria relativo al periodo 2008-2011. Ci attendiamo però che le proposte esplicitate divengano provvedimenti concreti. In particolare, tra le misure inserite nel documento – ha continuato il presidente di Ucimu-Sistemi per Produrre – si considerano indispensabili per sostenere lo sviluppo innescato dalle imprese italiane: la riduzione della pressione fiscale, l’introduzione di incentivi sostanziali ai processi di aggregazione tra imprese e agli investimenti in ricerca. In tal senso, sarebbero funzionali allo scopo provvedimenti, quali per esempio gli sgravi fiscali, volti a stimolare le imprese a compiere scelte strategiche alternative alle tradizionali: dalla quotazione in borsa all’apertura del capitale di rischio al private equity”.

“D’altro canto – ha aggiunto Tacchella – il settore della macchina utensile rappresenta il ‘cuore’ della quarta A, quella della automazione, che tanto contribuisce alla affermazione del Made in Italy nel mondo. Proprio in virtù del decisivo apporto che l’industria costruttrice di sistemi per produrre fornisce al sistema economico del paese, chiediamo alle autorità di governo particolare attenzione nella definizione di strumenti e interventi volti a sostenere l’incremento della attività di internazionalizzazione delle nostre imprese. A questo proposito, per mantenere il livello di competitività del paese, é indispensabile che le aziende del settore siano considerate elemento essenziale e strategico per il progetto Made in Italy lanciato dal ministero per lo Sviluppo economico”.

“Ci aspettiamo quindi – ha concluso Tacchella – che questi interventi trovino riscontro immediato e concreto nella legge Finanziaria affinché si allontani lo spettro dell’incertezza che, da sempre, è principale causa del blocco degli investimenti in beni strumentali”.