Automazione Plus

National Instruments presenta LabView 2011ERT

Di Antonella Cattaneo

Quest’anno durante la manifestazione NIWeek svoltasi ad Austin in Texas, National Instruments ha presentato la sua nuova versione di LabView, la 2011, la più accattivante, quella che porta con sé molte funzionalità innovative, che gode di maggiore stabilità e che offre un’integrazione hardware senza pari. Questa nuova versione brilla di luce argentata perché sono ormai passati 25 anni dalla prima che girava su Mac, qualche anno dopo su PC, e che combinava la potenza di questi con l’espressività delle interfacce grafiche del tempo, le GUI, nascondendo le inutili complicazioni di programmazione proprio per rendere più semplice il lavoro di progettisti e ingegneri che si potevano così focalizzare maggiormente sull’innovazione dei loro prodotti e progetti. E fedele a questa linea National lo è sempre stata soprattutto adesso che LabView è diventato il software di progettazione di sistemi per la misura e il controllo per antonomasia.

Certo, per arrivare a questo punto di strada ne ha fatta, ma quello che in National hanno sempre cercato di assicurare è l’integrazione con l’hardware più recente, l’introduzione delle librerie e API, l’implementazione delle caratteristiche richieste da tecnici e ingegneri, e la possibilità di aumentare la produttività in ogni situazione ingegneristica. La visione quindi ha le stesse basi di un tempo, certo, evoluta nel frattempo, ma si rifà a quel concetto di espansione degli orizzonti delle aziende e di National stessa che viene ripresa anche a livello tecnico nell’espansione tecnologica degli strumenti affinché non siano un limite allo sviluppo delle applicazioni.

E come dice bene il dott.T, confidenzialmente, al secolo James Trouchard, co-fondatore e presidente di National Instruments, ‘a vision paints a picture of the future… with colors that may not be in our palette today’ in poche parole l’importante è conoscere l’obiettivo finale anche se per raggiungerlo ci si impiega del tempo in quanto gli strumenti necessari non sono ancora disponibili. Ora National è arrivata all’obiettivo, o meglio a questo obiettivo importante, proprio perché è riuscita a realizzare il LabView che voleva da tempo, in grado di aumentare l’efficienza di sviluppo attraverso nuove librerie e la propria capacità di interagire con molti sistemi hardware o target di distribuzione, inclusi i nuovi controller multicore NI CompactRIO e NI PXI-5665, un efficientissimo analizzatore di segnale vettoriale RF. È riuscita a realizzare un LabView in grado di supportare assemblati realizzati con l’ultima versione di Microsoft .NET Framework, includere numerose caratteristiche inserite grazie al feedback degli utenti, integrare componenti di sistema individuali in un’unica piattaforma riconfigurabile, rendendo il lavoro più veloce, migliore e a basso costo.

Ma non è tutto. National Instruments ha annunciato il nuovo chassis NI CompactDAQ 1-slot che supporta i bus wireless, USB ed Ethernet, offrendo la portatilità di un data logger con le prestazioni e la flessibilità delle misure modulari. Gli chassis NI cDAQ-9191, cDAQ-9181 e cDAQ-9171 supportano tutti i moduli della serie C per la piattaforma NI CompactDAQ e possono essere utilizzati assieme agli chassis esistenti da 4 e 8 slot. Con moduli progettati per quasi ogni sensore, la piattaforma NI CompactDAQ elimina la funzionalità fissa dei sistemi tradizionali di misura del sensore e offre la possibilità di aumentare la produttività riducendo i costi complessivi.
“L’aggiunta del nuovo chassis wireless, USB e Ethernet a 1 slot dimostra il nostro impegno nell’espandere la piattaforma modulare di acquisizione dati NI CompactDAQ” ha dichiarato Kevin Schultz, vice presidente della ricerca e sviluppo di National Instruments. “Questi chassis possono essere utilizzati con più di 50 moduli della Serie C che consentono a tecnici e ingegneri di costruire sistemi di misura flessibili e scalabili per applicazioni portatili e distribuite”.

Un altro importante prodotto è stato rilasciato da National Instruments: una versione a 14 GHz del suo analizzatore di segnali vettoriali (VSA) RF NI PXIe-5665a ad alte prestazioni che dispone della migliore gamma dinamica e precisione in un conveniente formato PXI. Il nuovo VSA è dotato delle migliori funzioni di rumore di fase e gamma dinamica, a prescindere dal formato, inclusi i tradizionali strumenti rack-and-stack. Grazie alla piattaforma PXI, il VSA è in grado di fornire velocità di misura fino a 20 volte superiori rispetto agli strumenti box, per costi pari al 40% in meno. Inoltre, il VSA si avvale di architetture multicore e di capacità di programmazione parallela grazie al software di progettazione di sistemi NI LabVIEW. Inoltre, offre streaming di dati peer-to-peer per l’elaborazione di segnali e un’architettura flessibile MIMO (multiple input, multiple output) per le misure coerenti di fase. Tali caratteristiche lo rendono ideale per applicazioni di test RF quali Radar, satellitare, test radio e armonico.

National Instruments ha anche esteso la piattaforma riconfigurabile NI I/O (RIO) con i primi sistemi multicore NI CompactRIO e i sistemi NI Single-Board RIO di dimensioni ridotte. I nuovi sistemi NI cRIO-908x sono dotati di processore Intel Core i7 dual-core per una maggiore potenza di elaborazione, chip Fpga Xilinx Spartan-6 e l’opzione di una configurazione OS Windows Embedded Standard 7 (WES7) per le applicazioni di monitoraggio e controllo che richiedono prestazioni eccezionali e la robustezza del CompactRIO. Per le applicazioni interessate da alto volume di distribuzione e OEM, i nuovi sistemi NI sbRIO-9605/06 misurano meno di 102.87 mm x 96.52 mm e offrono una maggiore personalizzazione e supporto I/O rispetto alle versioni precedenti.
In poche parole “Combinando la potenza del processore Intel Core i7 e la produttività dell’hardware integrato CompactRIO e il software LabView di National Instruments, stiamo dando agli ingegneri una soluzione ad altissime prestazioni per risolvere rapidamente i loro problemi di monitoraggio e controllo avanzato” ha detto Michelle Tinsley, general manager della Intel Embedded Computing Division.

National Instruments www.ni.com