È in parte merito di Creo, la suite CAD/CAM/CAE 3D per la progettazione meccanica di PTC, il prestigioso riconoscimento ottenuto da Mia, la mano robotica Made in Italy progettata da Prensilia in collaborazione con Elastico Disegno, che si è aggiudicata il Red Dot Design Award 2019, premio internazionale che incorona ogni anno i prodotti e i progetti di design più innovativi. Obiettivo della giuria internazionale è onorare l’eccellenza di un prodotto esclusivo, nel quale il design è stato plasmato e concepito in funzione di un utilizzo ottimale dell’oggetto e non esclusivamente per il suo aspetto estetico.
Il progetto che ha visto la nascita di Mia è stato condotto dal team dei ricercatori di Prensilia, spin-off dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, fiore all’occhiello della biorobotica italiana, che per la parte di design si è avvalsa della collaborazione di Elastico Disegno, noto e pluripremiato studio piemontese che ha saputo coniugare la tecnologia più avanzata con caratteristiche di ergonomia, funzionalità e design più appropriati.
Dal punto di vista tecnico Mia può essere definito un end-effector elettrico antropomorfo, con funzionalità simili alla mano umana. Il punto è che, a differenza di altri progetti, Mia sovverte le logiche tradizionali che sono alla base della progettazione e del design degli arti artificiali.
Il successo del progetto Mia nasce dalla combinazione di una serie di elementi, primo tra tutti la stretta collaborazione tra i due team degli ingegneri di Prensilia e di Elastico Disegno che, avvalendosi anche della piattaforma di progettazione Creo di PTC, hanno potuto operare in modalità collaborativa per mettere a frutto efficaci sinergie. Grazie a Creo è stato possibile raccordare le esigenze progettuali legate alle funzionalità meccaniche dell’arto con quelle legate a design, estetica ed ergonomia.
Sotto questo aspetto si è dimostrata vincente l’innovativa funzionalità Freestyle di Creo, mediante la quale è possibile creare superfici e forme libere mediante funzionalità di modellazione sottodivisionale che, concettualmente, consentono al designer di operare sulle geometrie come se stesse manipolando un blocco di plastilina.
Dal punto di vista biomedico, Mia non ha nulla a che vedere con gli arti tradizionali: non solo nel suo aspetto estetico, ergonomico e funzionale, ma anche nelle modalità di utilizzo. Mia verrà infatti abbinata a un impianto permanente, con i sensori che ne controllano il movimento chirurgicamente collegati ai muscoli e alle terminazioni nervose della parte restante dell’arto. Questo carattere di permanenza dell’impianto e la maggiore flessibilità nel controllo della mano hanno orientato le scelte di design in funzione di nuove esigenze motorie e di un maggior livello di protezione delle delicate parti meccaniche, dei circuiti elettrici e delle batterie. Un morbido materiale siliconico ricopre i polpastrelli, permettendo un livello superiore di usabilità, mentre una copertura nera in plastica rigida protegge parte delle dita, il dorso e il palmo della mano, dove sono alloggiati motori e circuiti elettrici.
“L’assegnazione del premio Red Dot Design Award al nostro progetto è per noi motivo di grande orgoglio” dichiara Guido Cherici di Elastico Disegno. “Mia è il risultato di una collaborazione a 360 gradi tra i team, senza alcun dubbio facilitata dalla scelta di operare con le tecnologia Creo di PTC. Ciò ha ci ha permesso di condividere ogni fase del progetto e di trovare in ogni caso specifico la giusta combinazione tra le necessità dettate dalla biorobotica e del design. L’avere poi a disposizione una funzionalità come Freestyle di Creo ci ha permesso di superare qualsiasi difficoltà di progettazione, pur muovendoci in un ambito estremamente complesso come quello della riproduzione di parti del corpo umano”.
“La mano umana è meravigliosa e altrettanto belle dovrebbero essere le mani robotiche” afferma Francesco Clemente di Prensilia. “Con Mia abbiamo cercato di realizzare un gripper perfetto a 360 gradi. Per questo abbiamo collaborato con Elastico Disegno, per sviluppare una mano robotica che sia bella, perché anche l’occhio vuole la sua parte”.
“Siamo orgogliosi che la nostra piattaforma software Creo, e più in generale la nostra tecnologia di progettazione e modellazione 3D, si sia rivelata un elemento determinante per la buona riuscita di questo eccezionale progetto” sottolinea Fabrizio Ferro, Technical Director di PTC Italia. “Il nostro obiettivo è di aiutare le aziende a migliorare e accelerare i loro processi di progettazione, come nel caso di Mia, emblema di un Made in Italy che in Italia PTC sostiene da oltre 25 anni al fianco di oltre 4.000 clienti che operano nei più svariati settori”.
Lo sviluppo dalla mano Mia, che è stato condotto nell’ambito del progetto DeTOP finanziato dalla Comunità Europea all’interno del programma Horizon 2020, è attualmente in sperimentazione in Svezia, dove è stato realizzato il primo impianto su uomo.