Nel 2019 l’età media dei macchinari di produzione presenti nelle imprese metalmeccaniche del Paese era di 14 anni e 5 mesi, la più alta mai registrata dal 1975. Il parco macchine utensili e sistemi di produzione risulta così più vecchio di quello di cinque anni prima.
Cresce però il grado di automazione e integrazione degli impianti, segno che le misure di incentivo alla competitività in materia 4.0 hanno avuto i primi effetti.
È, in sintesi, quanto emerge dalla ricerca Il Parco macchine utensili e sistemi di produzione dell’industria italiana, ideata da Ucimu-Sistemi per produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, realizzata con il contributo di Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di ICE Agenzia e Unioncamere.
Condotto su un campione rappresentativo di oltre 2.000 imprese (con più di 20 addetti), lo studio fornisce il quadro su: numerosità, età media, grado di automazione/integrazione, composizione e distribuzione (per settore, dimensione di impresa, aree territoriali) del parco macchine utensili e sistemi di produzione dell’industria del paese, aggiornato al 31 dicembre 2019.
Le unità produttive censite sono pari al 15% dell’universo delle imprese del settore; esse danno occupazione al 17% degli addetti impiegati.
Alla luce di questi dati la richiesta da parte dell’Associazione al Governo è quella di rendere strutturali, quindi permanenti, gli incentivi, sotto forma di credito d’imposta, per acquisti in macchine tradizionali e con tecnologia 4.0. Un passaggio obbligato, a questo punto, per competere nello scenario internazionale.
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