Il Gruppo vede come attori un pool di aziende che, mentre continueranno a mantenere la rispettiva autonomia societaria, integreranno strategie commerciali, prodotti e programmi di sviluppo per dar vita ad un’offerta completa per la tornitura universale e automatizzata e la fresatura da produzione e ad alta velocità. La presentazione ufficiale al mercato del Gruppo Unendo avverrà in occasione della biennale del settore Bimu.
Il pool di costruttori italiani è capace di fornire, già da oggi, una gamma completa di prodotti per la tornitura universale e automatizzata e per la fresatura da produzione e ad alta velocità che sono destinati al comparto manifatturiero della produzione di lotti medio-grandi, nonché di lotti singoli e di applicazioni speciali.
La proposta di prodotti integrata dai tre costruttori è già, in partenza, molto ricca nell’offerta complessiva in quanto risulta essere ben articolata sia in ampiezza e profondità di gamma sia nelle molteplici configurazioni ottenibili per ciascuna singola linea di prodotto.
La strategia di marketing approntata dai tre costruttori italiani è quella di fornire al mercato italiano, secondo modalità distributive integrate, non soltanto i propri prodotti originari, bensì anche quella di ricercare un importante partner industriale estero, localizzato in un Paese dal basso costo dei fattori di produzione e, in particolare, costruttore di una linea completa di torni orizzontali e centri di lavoro verticali di fascia medio-bassa, sia in termini tecnologici sia di valore dell’investimento, destinati a una fascia di mercato dalle esigenze produttive non particolarmente esasperate.
Parallelamente, da parte di Dmtg (Dalian Machine Tool Group), si è ravvisata l’opportunità di collaborare con un pool di costruttori italiani attivi nella produzione di macchine di alta gamma nel comparto della tornitura e fresatura.
Le macchine dei costruttori italiani saranno commercializzate mantenendo il proprio marchio originario. Le macchine Dmtg saranno immesse nel mercato italiano ed europeo adattandole agli standard qualitativi e di sicurezza previsti dal mercato stesso, secondo criteri di assoluta trasparenza, cioè mantenendo il nome del costruttore cinese. Sarà ben chiara la provenienza di importazione della macchina sulla quale saranno realizzati interventi di adeguamento, preservando così la storia, l’esperienza, la competenza e la visibilità originaria dei costruttori italiani.