Come già nei primi tre mesi dell’anno, anche nel secondo trimestre 2013 l’andamento delle tecnologie “made in Italy” per la lavorazione del legno e dei suoi derivati è improntato a una sostanziale stabilità. Se da un lato la stabilità degli ordini dall’estero è una ulteriore, positiva tappa verso il consolidamento della forte propensione all’esportazione del sistema Italia, dall’altra parlare di “stabilità” sul versante domestico significa confermare la scarsa vivacità del mercato interno.
La consueta indagine svolta dall’Ufficio studi di Acimall (l’Associazione dei costruttori italiani di macchine e accessori per la lavorazione del legno) sulla base di un campione statistico rappresentativo dell’intero settore evidenzia un calo degli ordini dell’1,1% sullo stesso periodo 2012. Diminuisce dello 0,9% la domanda da oltreconfine, mentre sul mercato italiano il calo è stato dell’1,4 per cento. Il carnet ordini è pari a 2,6 mesi, mentre dall’inizio dell’anno si registra un aumento dei prezzi dello 0,9 per cento. In calo il fatturato realizzato nel trimestre in esame: -3% rispetto al periodo aprile-giugno 2012.