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Macchinari industriali usati: arriva l’e-commerce anche in ItaliaERT

Dall’intuizione di Heico Koch, ingegnere meccanico con anni di esperienza nell’e-commerce, è nata quattro anni fa (nel 2013) a Berlino TradeMachines, che in appena tre anni ha conquistato il mercato online dell’usato industriale mettendo in vendita il 40% dei macchinari in Europa e il 10% di quelli in tutto il mondo. Ora è pronta a conquistare anche il mercato italiano.

TradeMachines è la più grande piattaforma B2B per l’e-commerce di macchinari industriali e agricoli usati, presente oggi in 92 Paesi nel mondo: “Da un lato ci interessa la vocazione agricola e manifatturiera del Paese, dove sono presenti veri e propri distretti industriali e sistemi di produzione agricola e alimentare che ne fanno il target ideale per la nostra offerta” spiega Heico Koch, CEO di TradeMachines. “Dall’altro vogliamo cogliere il potenziale di sviluppo dell’e-commerce, che in Italia ha registrato crescite a doppia cifra negli ultimi due anni”. Secondo Netcomm e Human Highway, infatti, sono quasi 16 milioni gli italiani che acquistano abitualmente online, circa il 20% del totale: una cifra lontana da quella di altri paesi europei (in Spagna per esempio è il 31%, in Svezia il 69%), ma in costante salita. L’e-commerce tricolore infatti ha registrato, nel 2016, un giro d’affari di 25,5 miliardi di euro, segnando un trend del +20%.

Il mercato dei macchinari industriali usati, la cui aspettativa globale di crescita al 2019 è intorno a 1,2 trilioni di euro, fino a poco tempo fa era caratterizzato da una frammentazione dei canali di vendita che rendeva difficile mettere in contatto domanda e offerta, ostacolando le transazioni sulla lunga distanza. A cogliere questa mancanza è stato proprio Koch, la cui start-up Trademachines.com si pone l’obiettivo di diventare il punto di riferimento globale, trasparente e vantaggioso, per il mercato B2B dei macchinari usati. “Avendo contratti con i principali fornitori di macchine vendute all’asta in tutto il mondo” prosegue Koch “TradeMachines trova in tempo reale le macchine industriali messe in vendita attraverso aste giudiziarie/industriali o in modo diretto nei cinque continenti. In questo modo i consumatori non solo possono comparare i prezzi, ma anche avere accesso a un’offerta molto più ampia”. L’iscrizione alla piattaforma è completamente gratuita, sia per il venditore che per l’acquirente. TradeMachines, infatti, non riceve percentuali per le transazioni, poiché genera reddito reindirizzando i potenziali acquirenti ai siti web dei venditori, secondo il modello di business definito costo per clic (CPC).

Oltre a vendere macchine per il settore agricolo, TradeMachines copre anche i settori dell’edilizia, della lavorazione dei metalli e del legno e dell’industria agroalimentare, oltre che la compravendita di strumenti e macchinari più piccoli, come seghe per il legno, per il metallo e falciatrici. “TradeMachines si posiziona oggi come modello di quella che viene definita seconda digitalizzazione del mercato: quella in ambiente B2B e non più solo B2C” continua il CEO.

L’idea di Koch, al cui fianco c’è Philipp Kloeckner, uno dei principali esperti di SEO in Germania e in Europa, si è rivelata vincente: in soli tre anni TradeMachines ha superato il milione di macchine in inventario, permettendo ai 500 mila visitatori mensili di accedere in modo trasparente e vantaggioso all’offerta globale di questo tipo di prodotto. Dopo aver registrato nel biennio 2014/2016 una crescita nel volume delle vendite del 40% e un aumento nell’ultimo semestre del 10% del traffico di visitatori sul sito TradeMachines, già attiva nel mondo con 58 piattaforme locali, è pronta ad affrontare il mercato italiano per posizionarsi anche in questo caso come leader per qualità e affidabilità.