Con circa 100 realtà tra aziende insediate e partner, una superficie di circa 240 ettari, 2 centri di ricerca sulla meccatronica e 1 scuola di ingegneria che forma annualmente più di 1200 studenti, Novation City è diventato il punto di riferimento tunisino per il settore della meccatronica e dell’industria 4.0 in particolare per i settori dell’automotive, dell’aeronautica e della robotica.
Tra le “invenzioni” che hanno preso vita all’interno di questo circuito imprenditoriale e di ricerca in continua evoluzione c’è Etouch-bot, il robot di telepresenza progettato per l’assistenza agli anziani in casa di riposo e considerato tra i 10 robot di telepresenza più famosi al mondo. Etouch-bot è nato come risposta all’invecchiamento progressivo della popolazione mondiale, in particolar modo di quella occidentale, e alla carenza graduale di figure professionali che si prendano cura degli anziani all’interno dei centri di assistenza. Questo innovativo robot badante fornisce, infatti, telepresenza, monitoraggio continuo e tele-vigilanza, permettendo inoltre al medico curante di connettersi e interagire con il paziente in modo da poter fare una diagnosi preliminare da remoto e in tempo reale. Etouch-bot è stato ideato e realizzato da Enova Robotics, grazie alla stretta sinergia con Novation City, che ha messo a disposizione dell’impresa tunisina tecnologie, infrastrutture e know how nel campo della robotica.
Oggi Novation City gestisce 3 aree d’insediamento industriale d’eccellenza e di nuova generazione: la “Città meccatronica”, concepita per la formazione, la ricerca e lo sviluppo di prodotti e soluzioni innovative in ambito informatico, meccanico, elettrico ed elettronico. La “Business city”, il primo parco intelligente tunisino dedicato ai servizi per lo sviluppo degli affari e la commercializzazione dei prodotti. La “Città industriale”, destinata all’insediamento di aziende multi settore e servizi.
In un Paese in continuo sviluppo come la Tunisia, dove la meccatronica è uno dei comparti traino dell’economia, Novation City non è quindi soltanto un polo di interesse per le aziende del territorio ma anche un interlocutore autorevole per gli investitori stranieri, a cominciare da quelli italiani, per lo sviluppo di partenariati commerciali, industriali e joint venture.
E proprio dall’Italia è arrivato un importante contributo alla crescita del Parco e delle sue aziende. Un’associazione temporanea di imprese, che comprende anche i Parchi tecnologici piemontesi Environment Park di Torino e Bioindustry Park di Ivrea, stanno infatti partecipando a una missione finalizzata ad accompagnare i Cluster tecnologici tunisini (oltre a quello di Sousse, anche il Polo tessile, quello agroalimentare e quello della chimica) nel loro percorso di sviluppo attraverso un trasferimento di competenze in ambito di strategie gestionali, finanziarie ed economiche.