È stato osservato da più parti che la situazione di emergenza legata alla pandemia ha messo in luce come la digitalizzazione dei processi produttivi e logistici svolga un ruolo chiave nell’affrontare efficacemente queste situazioni di crisi, offrendo flessibilità e dinamicità ai processi aziendali.
Un recente studio condotto da DHL (“Next-Generation Wireless: trend report explores the future of IoT in logistics” – Agosto 2020) ha evidenziato come in realtà anche prima dell’attuale crisi del Covid-19, le tecnologie di comunicazione wireless giocavano un ruolo sempre più significativo. Oggi c’è molto interesse per il 5G, che promette una serie di vantaggi per utenti finali, aziende e operatori di sistemi di telecomunicazioni, tra cui velocità più elevate, maggiore capacità e servizi su misura per una nuova generazione di dispositivi connessi intelligenti.
Il sondaggio di settore condotto da DHL rivela che il 60% dei professionisti della logistica ha una visibilità della supply chain inadeguata. Il 75% prevede di implementare almeno una tecnologia wireless di nuova generazione nel prossimo futuro come parte della propria strategia di visibilità. Il wireless di nuova generazione continua perciò ad alimentare la trasformazione digitale e lancia il settore logistico nel futuro della piena visibilità, dell’automazione su larga scala e della prevedibilità dei processi. Tecnologie ben note come Wi-Fi e Bluetooth e tecnologie meno conosciute come Low Power Wide Area Networks (LPwan) e i satelliti Low Earth Orbit (LEO) sono state migliorate per l’utilizzo industriale.
In ambito logistico il flusso di dati che percorre la rete di un magazzino o di uno stabilimento riveste oggi un ruolo delicatissimo e critico per un’operatività fluida ed efficiente.
Che si tratti nello specifico del controllo di una linea di produzione attraverso sensori o di tenere costantemente connessi i terminali degli operatori in un magazzino, l’affidabilità e le prestazioni della rete wireless costituiscono un requisito chiave.
La rete wireless agisce quindi in questo scenario come uno degli abilitatori tecnologici chiave nei processi di innovazione e trasformazione dei processi produttivi e dei servizi collegati, ovvero di ciò che è stata identificata nel suo complesso come “digital transformation”.
L’impatto dell’IoT è potenzialmente enorme sotto molti punti di vista e riguarda di fatto tutti i settori: si parla ormai da tempo di smart factoring, di smart agriculture, di nuovi servizi, di nuovi sistemi di controllo per le utility e via dicendo.
Ricordiamo infine che il modello dell’IIoT prevede sostanzialmente 4 fasi: la raccolta dei dati, il loro trasporto, la normalizzazione e la pubblicazione dei dati e infine l’analisi con la relativa fase di “decision making”. È nella fase di trasporto che le tecnologie wireless giocano il loro ruolo fondamentale assicurando connettività da 2 m sino a 246 km, in modo sicuro e in qualsiasi area geografica. Le tecnologie di trasmissione impiegate utilizzano, a seconda delle specifiche esigenze operative, della distanza e della tipologia dei dati, connettività a banda stretta, larga o ultra-larga, passando dall’ordine dei kb, ai Mb sino a quello dei Gb.