Ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera. È questo l’importante obiettivo che si è prefissa Wenglor Sensoric. Da diversi anni l’azienda della famiglia Baur ha avviato un programma di sostenibilità volto a preservare l’ambiente per le generazioni future, conciliando ecologia e business. Ad esempio, il quartier generale di Tettnang, nelle immediate vicinanze del lago di Costanza, si avvale di un impianto geotermico dal 2007, che nel 2013 è stato affiancato nella zona magazzino da un impianto solare formato da ben 600 pannelli.
Oltre all’adozione di tecnologie specifiche e all’applicazione di sistemi che consentono di abbattere sensibilmente i consumi energetici nei suoi impianti, Wenglor si sta ultimamente impegnando in un ambizioso progetto che, per l’appunto, si prefigge l’obiettivo di mitigare le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Il biossido di carbonio è uno dei gas, anche se non l’unico, che maggiormente contribuiscono ad accelerare il cosiddetto effetto serra, le cui cause sono ben note a tutti in termini di aumento medio delle temperature, scioglimento dei ghiacciai e comparsa di fenomeni atmosferici violenti.
In tal senso l’impegno di Wenglor si è concretizzato nel corso di quest’anno con una importante partnership siglata con Climeworks, startup svizzera specializzata in tecnologie sostenibili fondata nel 2017 da due ingegneri del Politecnico federale di Zurigo.
L’azienda elvetica ha progettato un gigantesco “aspiratore”, in grado di filtrare l’aria e catturare il biossido di carbonio, per poi trasformarlo in sostanze neutre, non dannose per l’ambiente. Queste sostanze possono essere sia riciclate come fertilizzanti naturali, sia immagazzinate nel terreno senza alcun rischio ecologico. Climeworks ha già realizzato alcuni impianti, tra cui quello che si trova sul tetto dell’impianto inceneritore di Zurigo. Formato da ben 18 collettori, l’impianto aspira grandi quantità di aria, estraendo CO2 che, successivamente, viene trasformata in composti carbonici impiegati come sostanze fertilizzanti. In sostanza, l’impianto effettua quella che, in gergo tecnico, viene definita una emissione negativa: una tecnologia veramente rivoluzionaria, che potrebbe contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici fissati dall’Unione Europea.
Sfruttando la tecnologia di Climeworks, Wenglor si è posta l’obiettivo di convertire, dalla sua entrata in funzione e fino al 2029, 40 tonnellate di CO2 all’anno in sostanze neutre.
“Per combattere il cambiamento climatico è necessario che tutti agiscano in modo responsabile. È importante però disporre anche delle tecnologie giuste. E noi di Climeworks le abbiamo”, spiega Jan Wurzbacher, co-fondatore della start-up svizzera. “Siamo orgogliosi che un’azienda innovativa come wenglor sensoric, che guarda costantemente al futuro, abbia deciso di supportarci attivamente in questo importantissimo progetto.”
“Noi di Wenglor non possiamo che essere fieri di sostenere Climeworks”, afferma Rafael Baur, Managing Director di wenglor. “Questa nuova partnership conferma l’impegno che mettiamo costantemente nella conservazione dell’ambiente: da anni impieghiamo energia da fonti rinnovabili nella nostra sede di Tettnang. Investire nella sostenibilità ci permette innanzitutto di dare un importante contributo al raggiungimento degli obiettivi climatici, ma anche di aprirci la strada a nuove opportunità nel campo nell’innovazione tecnologica sostenibile”.