Nel secondo trimestre 2013 l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu – Sistemi per produrre, è risultato in crescita dello 0,7%, soltanto grazie ai positivi riscontri raccolti all’estero. L’indice assoluto risulta pari a 72 (base 2005=100).
Nel dettagli, l’indice degli ordini interni ha registrato una contrazione del 21,2%, rispetto al già difficile secondo trimestre del 2012; il valore assoluto, pari a 41,3, risulta il più basso mai registrato prima, a conferma della forte debolezza del mercato domestico.
Sul fronte estero, l’indice ordinativi segna invece un incremento del 6,2%, interrompendo così la serie negativa registrata a partire dal secondo trimestre dell’anno scorso. Il valore assoluto, pari a 83,4, risulta però ben al di sotto della media.
Su base semestrale, l’indice registra un arretramento del 6%, determinato dal pessimo riscontro ottenuto dai costruttori sul mercato italiano (-29,6%) e dalla debolezza della domanda estera (-1%).
“Quest’ultima rilevazione – afferma Luigi Galdabini, presidente UCIMU – fotografa la difficoltà che oggi incontrano i costruttori italiani di macchine utensili alle prese con una pressoché inesistente domanda domestica cui si aggiunge una riduzione di quella estera”.