L’Intelligent Edge Computing ha goduto di una crescita veloce grazie alle tecnologie di rete e alla continua miniaturizzazione dell’IT: la sua evoluzione verso il futuro è solo all’inizio
Da quando le tecnologie informatiche sono state adottate dalle organizzazioni negli anni ‘70, i cicli di sviluppo si sono evoluti in modo simile all’andamento di un pendolo. Inizialmente, le risorse di calcolo erano centralizzate e basate su computer mainframe di grandi dimensioni. In seguito, l’andamento si è invertito e le risorse sono state spostate più vicino agli utenti sotto forma di personal computer e server locali. Un’altra oscillazione del pendolo, e le risorse sono state di nuovo trasferite, questa volta nel cloud, dove risiedono all’interno di grandi data center e sono accessibili da remoto secondo le esigenze degli utenti. È interessante notare che questo processo di cambiamento non si è fermato. Tuttavia, è improbabile che la prossima fase comporti un’altra migrazione massiccia delle risorse IT dalle strutture centralizzate. Piuttosto, è probabile che si tratti di una combinazione di piattaforme cloud e dispositivi edge sempre più intelligenti.
L’affermazione dell’edge
In un numero sempre più ampio di casi, la crescita dell’Edge Computing è determinata dalla rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale. Mentre per addestrare i modelli di AI su grandi masse di dati è necessaria un’infrastruttura IT centralizzata e di grandi dimensioni, questi modelli possono essere eseguiti su dispositivi edge molto più piccoli e con una minore intensità di calcolo. Un buon esempio è una telecamera intelligente per la sorveglianza. Il modello di intelligenza artificiale necessario per il riconoscimento di oggetti e persone richiederà grandi quantità di dati e risorse durante l’apprendimento, ma poi potrà funzionare con le risorse più limitate della telecamera quando applicherà le conoscenze acquisite. Un altro è la traduzione dei testi in lingua. Sebbene siano necessarie risorse significative per addestrare un modello in grado di fornire un servizio accurato, il modello stesso potrà poi essere eseguito anche su un dispositivo molto più piccolo. Questa rapida ascesa dell’Intelligent Edge Computing è guidata da due fattori chiave. Il primo è la continua miniaturizzazione dell’IT. Solo 20 anni fa, per accedere alle risorse di elaborazione di uno smartphone di oggi sarebbe stata necessaria un’intera stanza piena di server. Il secondo fattore è la continua evoluzione delle tecnologie di rete. Spesso, i dispositivi edge si trovano in luoghi in cui non sono disponibili le tradizionali connessioni ad alta velocità. Per questo motivo, i dati raccolti dal dispositivo devono essere elaborati sul dispositivo stesso e i risultati devono essere trasmessi a un data center centrale con le connessioni di rete disponibili, che spesso sono wireless, wi-fi, 4G o 5G.
Un ecosistema di operatori
Perché un’infrastruttura edge intelligente funzioni con successo è necessaria la collaborazione di diverse componenti. L’elenco comprende i fornitori di hardware che progettano e costruiscono tutti i dispositivi edge che interagiscono con il mondo fisico e ne raccolgono i dati, che possono includere ogni cosa, dal movimento alle precipitazioni. Questi dispositivi fungono anche da punti di ingresso nel sistema edge e forniscono i dati che consentono all’intelligenza artificiale di prendere decisioni. L’edge intelligente richiede anche risorse di elaborazione e archiviazione centralizzate, che in genere vengono fornite da un fornitore di cloud. È qui che tutti i dati in arrivo vengono archiviati ed elaborati. Il terzo gruppo è quello degli operatori della connettività: si tratta dei fornitori di reti tradizionali o dei vettori di telecomunicazioni che offrono connessioni per servizi di dati. Un gruppo particolarmente importante, poiché, senza la connettività, l’intero sistema non può funzionare. Infine, l’Edge Computing Intelligente richiede sviluppatori di software in grado di creare applicazioni che sfruttino la vasta mole di dati raccolti. In questo modo le organizzazioni potranno estrarre il maggior numero possibile di informazioni utili dalle loro risorse edge.
Un’evoluzione continua
L’ascesa dell’Intelligent Edge Computing non è certo la fine del processo evolutivo. Anzi, molti osservatori ritengono che il prossimo passo sarà quello di rendere meno netta la distinzione tra Cloud Computing centralizzato ed Edge Computing. Dal punto di vista degli utenti aziendali, il luogo in cui viene eseguita l’applicazione è meno importante dei risultati che si ottengono con essa. Perciò, se la posizione migliore è il cloud, l’applicazione può essere eseguita in quella sede, ma se è possibile ottenere prestazioni migliori nell’edge, questa diventerà la posizione preferita. I casi d’uso dell’Intelligent Edge Computing continueranno a evolversi nei prossimi anni. Man mano che le prestazioni dei dispositivi edge migliorano e gli algoritmi di intelligenza artificiale usati per analizzare i dati raccolti diventano più potenti, aumenterà il numero di modalità con cui questi dispositivi potranno fornire valore alle aziende. Così come l’informatica distribuita ha portato nuove opportunità negli anni ‘80 e ‘90, e le piattaforme cloud hanno cambiato le carte in tavola negli anni 2000, l’Intelligent Edge Computing offrirà notevoli opportunità di sviluppo e crescita nei prossimi anni.
La posizione di Extreme Networks
Il Cloud Continuum for Networking di Extreme si estende dal cloud pubblico all’edge della rete. In questo modo è possibile soddisfare le esigenze di tutti i clienti (da quelli di base a quelli più avanzati) nel loro percorso verso il cloud: sovranità del cloud intesa come residenza dei dati, privacy e controllo; prestazioni a bassa latenza che derivano dall’elaborazione e dalla gestione dei dati nell’edge; riduzione dei costi grazie a un modello operativo coerente che i clienti conoscono bene. La prima fase di questo progetto è ExtremeCloud Edge, una piattaforma informatica ospitata nell’edge della rete che consente di gestire i dispositivi di rete in modo che i clienti possano gestire il cloud e l’edge a modo loro. La piattaforma sostituisce Distributed Cloud nel portafoglio di opzioni di hosting Extreme. È una piattaforma flessibile per l’edge deployment, progettata per ospitare il portafoglio di applicazioni Extreme come dei microservizi scalabili. Può eseguire senza problemi l’intero set di applicazioni Extreme attraverso il Cloud Continuum. Le applicazioni rientrano in due categorie: gestione e analisi dei dispositivi e servizi di comunicazione e sicurezza. La serie iniziale di applicazioni comprende ExtremeCloud IQ Pilot e CoPilot, SD-WAN Orchestrator e Intuitive Insights. In futuro, nella lista ci saranno sia applicazioni Extreme sia applicazioni certificate di terze parti. Extreme orchestra e gestisce tutte le applicazioni da remoto, mentre i dati vengono elaborati localmente e rimangono all’interno della rete del cliente, a meno che questo non ne abbia autorizzato l’esportazione. Una delle autorizzazioni potrebbe essere quella di consentire il disaster recovery con i dati crittografati all’interno di un back up sicuro in un’istanza privata di AWS per conto del cliente.
Extreme Network – www.extremenetworks.com