Rockwell Automation evolve. Il concetto di ‘Complete Automation’, introdotto non più di due anni or sono, è caratterizzato da un obiettivo ambizioso: far sì che l’azienda americana sia il più apprezzato fornitore di soluzioni globali per il controllo e la gestione delle informazioni di produzione.
Saggiato il mercato e valutate le diverse strategie, l’azienda si è riorganizzata per affrontare le sfide conseguenti a questo modo di porsi nei confronti dei propri interlocutori. Termina ufficialmente l’era di Rockwell Automation come ‘semplice’ fornitore di prodotti e di soluzioni di contorno, e ha inizio l’era della ‘Automazione Completa’, caratterizzata dall’offerta di servizi globali che accompagnano il cliente in tutte le fasi di vita di un impianto. Beninteso, Rockwell Automation non è nuova a questo modo di fare automazione: la novità rispetto al passato è che ora soluzioni complete di questo tipo sono disponibili ovunque e non sono più limitate a determinate fasce applicative.
La ridefinizione della struttura organizzativa e delle offerte ha determinato, nell’ultimo anno e negli ultimi mesi in particolare, un rafforzamento della presenza globale dell’azienda, lo spostamento dell’attenzione nel campo dei servizi e la definizione di strategie di comunicazione mirate a coinvolgere i livelli decisionali appropriati nelle società interlocutrici.
Prodotti di qualità
La completezza dell’offerta di prodotti, che da sempre caratterizza l’approccio di Rockwell Automation, rimane, insieme alla copertura a livello mondiale, uno dei motivi principali del suo successo. La tecnologia d’avanguardia messa a disposizione da marchi storici come Allen Bradley, Dodge, Reliance Electric e Rockwell Software è stata integrata con i prodotti scaturiti dalle più recenti acquisizioni e collaborazioni, mentre l’intera linea è stata riorganizzata per eliminare sovrapposizioni e garantire una maggiore omogeneità dell’offerta, sia in termini di interoperabilità, sia in termini di prestazioni e affidabilità.
Rockwell Automation interagisce con società in ogni parte del mondo, potendo contare su una copertura territoriale estesa in grado di rispondere alle esigenze specifiche dei singoli Paesi in termini di localizzazione di prodotto, di supporto e di strategie di commercializzazione.
I rapporti di collaborazione con grandi società multinazionali nei settori più disparati, da quello siderurgico a quello dei beni di consumo passando per quello automotive, rappresentano uno dei punti di forza che la società americana è in grado di sfruttare per individuare le soluzioni più indicate alle esigenze dei propri clienti.
GMS: Global Manufacturing Solutions
Un ulteriore passo verso il disegno di ‘Complete Automation’ è stato fatto con la definizione, sotto il nome di Global Manufacturing Solutions (GMS), di una parte di Rockwell Automation. “La missione di GMS”, ci spiega Roberto Bardoni che ne è il Direttore per l’area del Sud Europa, “consiste nell’aiutare le aziende a fornire prodotti e servizi in maniera più rapida e a un costo inferiore: un obiettivo ovviamente ambito da molti ma che non risulta essere alla portata di tutti.
Le diverse divisioni di servizi, o capability, che costituiscono GMS perseguono tale obiettivo offrendo soluzioni adattabili alle esigenze specifiche dei clienti e rivolte a due aree principali: l’ottimizzazione della produzione e il miglioramento del tempo di funzionamento degli impianti.” Nel nome è racchiusa l’essenza stessa di GMS: come spiega Bardoni infatti “il termine Global si riferisce sia alla presenza in tutto il mondo, sia alla proposizione di soluzioni che abbraccino tutte le esigenze delle aziende produttrici; il termine Manufacturing si riferisce chiaramente ad aziende attive nel campo della produzione di beni materiali, che siano materie prime lavorate o prodotti finiti, ma si estende anche a tutte quelle società fornitrici di servizi; Solutions è infine ciò che viene proposto, ossia la risoluzione di tutti i problemi di produzione, dai prodotti alla gestione delle risorse umane.”
Ottimizzare l’installato
Una tendenza che si va sempre più affermando tra le aziende italiane e mondiali, soprattutto in questo periodo che pare rappresentare la fine di un ciclo abbastanza prolungato di contingenza economica favorevole, è quella di prediligere l’ottimizzazione della produzione ricorrendo a sistemi di automazione e di controllo che vadano ad agire su impianti già esistenti. E così, se gli anni passati sono stati caratterizzati da una grande disponibilità di prodotti che ha guidato una forte crescita nell’ampliamento degli impianti, la fase attuale si contraddistingue per la ricerca di un miglior sfruttamento della capacità produttiva. Rockwell Automation si propone così non solo come fornitore di prodotti, ma anche e soprattutto come fornitore di soluzioni delle quali, eventualmente ricorrendo a rapporti di collaborazione con società esterne, si fa carico in toto assumendone, se richiesto, anche la piena responsabilità.
L’approccio in questo senso è di tipo top-down: viene definita una strategia per la produzione e da essa si fanno derivare tutta una serie di decisioni e iniziative volte a ottenere il miglior risultato finanziario possibile. “E’ una tendenza condivisa da molte aziende del settore e che concorda con la nostra analisi dell’evoluzione del mercato dell’automazione” spiega Bardoni. Si tratta di una tendenza che ha giovato anche alle società fornitrici di servizi, come sono quelle originate dall’esplosione della cosiddetta new economy. “Dovendo far fronte a una concorrenza sempre più agguerrita”, prosegue Bardoni, “le aziende di produzione si sono trovate di fronte alla necessità di appaltare all’esterno alcuni servizi essenziali fino ad oggi gestiti internamente.
L’esempio classico è quello della gestione scorte: invece di immobilizzare capitale nella gestione di un magazzino di parti di ricambio, che può sì venire ammortizzato nel corso degli anni ma rischia di non essere aggiornato magari proprio nei momenti più critici, è possibile comprare un servizio che offre, a un prezzo anche inferiore, la garanzia di avere le parti giuste quando servono.” I vantaggi sul medio e lungo termine che derivano dall’adozione di una simile politica sono ben tangibili e sono molte le aziende che trovano vantaggioso questo approccio.