Si è aperto da pochi giorni Expo 2015 che con il suo motto ‘Nutrire il Pianeta’ intende affrontare uno dei temi centrali della vita odierna: la produzione alimentare sostenibile. Se lo sfruttamento indiscriminato delle risorse del Pianeta, spesso in nome di un indefinito ‘sviluppo’, sia lecito e fino a che punto siamo oggi chiamati a deciderlo tutti noi, che con le nostre scelte alimentari avalliamo o meno le decisioni commerciali ed economiche della grande industria alimentare. Un caso su tutti, quello dell’‘oro rosso’: le piantagioni di palma per la produzione di olio balzate agli onori della cronaca negli ultimi mesi, che stanno causando la scomparsa di enormi fette di foresta in Indonesia e Malesia. Eppure l’industria, troppo spesso protagonista di azioni a danno dell’ambiente, può diventare un’importante alleata nella salvaguardia del territorio, come dimostra il caso di Lenze Italia.
“Per vocazione e cultura aziendale Lenze è particolarmente attenta alle tematiche dell’ambiente” ci racconta Sergio Vellante, managing director & regional manager South Europe. “Questa sensibilità si traduce da tempo da parte di Lenze in investimenti in prodotti a crescente efficienza energetica e ridotto impatto ambientale, nonché nella progettazione di soluzioni collaborative che favoriscono l’interazione uomo-macchina garantendo elevati standard di sicurezza”. Ma questo non basta, così l’azienda ha deciso di sostenere concretamente, con l’acquisto del volume “La magia della Taiga” di Hannu Hautala, l’attività della cooperativa Cogecstre. Quest’ultima è infatti incaricata della gestione operativa e tecnica di un’importantissima Oasi WWF italiana, istituita in provincia di Pescara, Abruzzo, con leggi regionali nel 1987-1989. Si tratta, nello specifico, della Riserva Naturale Controllata del bacino artificiale Lago di Penne, che copre un’estensione pari a 150 ettari, con una fascia di protezione esterna che supera i 1.000 ettari. I tagli agli investimenti regionali per la tutela dell’ambiente hanno infatti messo a rischio l’attività della Cooperativa e con essa la salvaguardia della Riserva. Da qui l’intervento di Lenze.
“Ogni volta che compiamo un’azione è fondamentale tenere a mente quello che gli scienziati chiamano ‘effetto farfalla’: piccole variazioni nelle condizioni iniziali producono grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema” ha ricordato Vellante. Ci auguriamo che l’esempio di Lenze Italia possa portare questo ‘effetto farfalla’ positivo, coinvolgendo altre realtà sul fronte della protezione del Pianeta.